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Puglia. Nasce Tecnomed, un polo per la Medicina di Precisione
Il Tecnopolo nasce dalla collaborazione tra CNR Nanotec Lecce, l’Irccs Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari, l’Università di Bari e la Regione Puglia. Obiettivo: dare impulso alla ricerca nel settore della Medicina di Precisione mediante approcci innovativi basati sulle nanotecnologie. Emiliano: ““Il rilancio dell’efficienza delle strutture sanitarie non può prescindere da investimenti in tecnologia e ricerca”.
12 DIC - “Il rilancio dell’efficienza delle strutture sanitarie non può prescindere da investimenti in tecnologia e ricerca”. Così il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, è intervenuto a Lecce alla presentazione di TecnoMED, il Tecnopolo per la Medicina di Precisione nato dalla collaborazione tra CNR Nanotec Lecce, l’Irccs Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari, l’Università di Bari e la Regione Puglia, con l’obiettivo primario di dare impulso alla ricerca nel settore della Medicina di Precisione mediante approcci innovativi basati sulle nanotecnologie.

“Noi – ha proseguito Emiliano – vogliamo continuare a scommettere sulla scienza e sulla ricerca, vogliamo cioè impegnare alcune importanti risorse per sostenere il lavoro dei nostri scienziati che, tra di loro, scambieranno permanentemente informazioni utilizzando anche i dati che provengono dall’assistenza e costruendo strategie innovative”.

“La Puglia – ha spiegato il Presidente della Regione – è da anni impegnata su questo fronte. Questa visione strategica ci ha permesso di essere certamente la regione del Mezzogiorno che più ha investito in innovazione e ricerca. Tuttavia, noi vogliamo tenere il passo anche delle regioni più virtuose del Nord e per far questo dobbiamo continuare a credere e a sostenere con azioni concrete la ricerca e l’innovazione, in particolar modo quella legata alla salute dei cittadini”.

Oggetto della iniziativa di oggi, quindi, è la costituzione in Puglia di un TecnoPolo per la Medicina di Precisione (TecnoMED) avente come nucleo fondatore l’Istituto di Nanotecnologia del CNR (CNR Nanotec) di Lecce, l’IRCCS Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari (Onco Bari) e il Policlinico dell’Università di Bari (Uniba).

“Nel campo delle Nanotecnologie CNR Nanotec di Lecce ha da tempo raggiunto una posizione di eccellenza a livello internazionale”, sostiene la Regione in una nota. “Uno degli obiettivi strategici dell’Istituto è di applicare il know-how acquisito nel campo biomedico sviluppando nuovi strumenti per la Medicina di Precisione nei settori dell’Oncologia e delle malattie neurodegenerative.  A tal fine sono state avviate collaborazioni scientifiche tra CNR Nanotec di Lecce, l’IRCCS Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari e l’Università di Bari.  In particolare nel 2016 è stata siglata una convenzione di collaborazione scientifica tra CNR Nanotec e Onco Bari”.

Obiettivo primario di TecnoMED è dare impulso alla ricerca nel settore della Medicina di Precisione con approcci innovativi basati sulle nanotecnologie e la traslazione dei risultati nella prevenzione e nel trattamento dei tumori e delle malattie neurodegenerative. “Ciò – spiega la Regione - mira ad inserire la Puglia in un futuro network italiano di poli di eccellenza collegati a centri di ricerca (IRCCS) attivi nei macrosettori Oncologia e Neuroscienze per affrontare con approcci di ultima generazione patologie tra le più socialmente rilevanti della nostra epoca.  La sinergia tra CNR Nanotec di Lecce, l’IRCCS Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari e il Policlinico dell’Università di Bari, insieme all’avvio nelle Università Pugliesi di un programma innovativo di alta formazione nel settore delle scienze della vita, permetterà di dare impulso alla medicina traslazionale in Puglia (dalla ricerca alla sperimentazione sull’uomo), creando un polo di rilevanza europea nella ricerca e nella clinica e contribuendo ad invertire sia il flusso di cervellisia il flusso di pazienti che ora dalla Puglia si dirige verso centri del Nord Italia ed europei clinici e di laboratorio”.

Obiettivo secondario, “ma altrettanto cruciale”, è “favorire la nascita di attività imprenditoriali ad elevato contenuto tecnologico (start-up, spin-off, etc) radicate sul territorio pugliese, che possano sviluppare a livello industriale i risultati della ricerca traducendoli in prodotti accessibili sul mercato, e quindi ai clinici e ai pazienti, con significative ricadute occupazionali. Tale aspetto necessita il parallelo avvio di un programma coordinato a livello regionale di incubazione/accelerazione di iniziative di imprenditoria innovativa, dunque la creazione di un ecosistema di competenze in ambito scientifico, manageriale, economico e giuridico capace di valorizzare il know-how acquisito in prodotti finiti spendibili sul mercato”.
12 dicembre 2017
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