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Calabria. Incompatibilità presidenti/commissari, Lorenzin accoglie l'appello di Oliverio su applicazione nuova norma
"Porrò il problema al Consiglio dei Ministri”, ha assicurato il ministro della Salute rispondendo alle sollecitazioni del presidente della Giunta calabrese sull’applicazione della legge di bilancio 2017 che prevede il superamento dell'incompatibilità dei Presidenti di Regione con le funzioni di Commissario. Impegno anche a sbloccare il decreto assunzioni, “fermo da mesi per lo stallo che persiste nella struttura commissariale”, ha detto Oliverio.
26 GIU - “Porrò il problema al Consiglio dei Ministri. Se fosse stato per me lo avrei già fatto da tempo, ma questa è una decisione collegiale che riguarda il Consiglio dei Ministri nella sua collegialità”. Questo, secondo quanto riferito da una nota dell’ufficio stampa della Regione Calabria, l’impegno preso dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nel corso dell’ultima Conferenza dei Presidenti delle Regioni rispondendo alle sollecitazioni del Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, sull'applicazione della legge di bilancio 2017 in materia di Commissariamenti nella sanità che prevede il superamento dell'incompatibilità dei Presidenti di Regione con le funzioni di Commissario.

Nel suo intervento il Presidente Oliverio ha rappresentato la “drammaticità” che vive il Servizio Sanitario calabrese, anche per lo stallo che persiste da mesi nella struttura commissariale. “Dopo lo sblocco del turn-over che, per sei anni, ha impedito l'assunzione di personale medico e paramedico – ha detto Oliverio - da mesi non si riesce a sbloccare il piano delle assunzioni 2017. C'è, inoltre, il rischio che l'obiettivo strategico di uscire dal Piano di Rientro nel 2018 possa essere vanificato. Mi rivolgo a lei, onorevole ministro affinché assuma personalmente le iniziative necessarie a sbloccare le assunzioni per garantire servizi essenziali ed evitare la chiusura di servizi di prima necessità, con gravi implicazioni per la salute dei cittadini”.
 
Il ministro avrebbe accolto l'appello del Presidente Oliverio e si sarebbe impegnata a seguire di persona la vicenda del piano delle assunzioni 2017 nella sanità calabrese.

"La riunione con il Ministro alla Salute, Beatrice Lorenzin, è stata importante, perché ci ha consentito di evidenziare, ancora una volta, la gravità della situazione sanitaria calabrese”, ha commentato il presidente Oliverio a termine della Conferenza. “A questo punto mi auguro che il Governo assuma al più presto tutte le decisioni conseguenti, anche alla luce della norma approvata dal Parlamento nella legge di bilancio 2017 che supera l'incompatibilità tra il presidente di Regione e l'istituto del Commissario”, ha proseguito Oliverio.

“Noi - ha aggiunto - chiediamo che non si perda più nemmeno un minuto nell'assunzione di provvedimenti che, nel rispetto della norma, possano mettere la nostra regione nelle condizioni di poter assumere responsabilità, perché il diritto alla tutela della salute possa essere affermato anche in Calabria. Siamo pienamente d'accordo con chi dice che bisogna investire in direzione della deospedalizzazione e della innovazione e che bisogna fare in modo che ci si preoccupi meno della moltiplicazione dei primariati e molto di più della garanzia dei servizi. In Calabria, però, non solo non sono stati moltiplicati i primariati, ma gran parte dei servizi sono rimasti privi di interventi radicali, proprio in conseguenza del blocco delle assunzioni. I servizi sul territorio, che avrebbero dovuto favorire la deospedalizzazione, sono stati depotenziati e depauperati”.

“Nel corso di questi sei anni di commissariamento – ha detto ancora Oliverio - la distanza tra la nostra e le altre regioni del Paese si è ulteriormente allargata. Ciò che abbiamo chiesto al ministro questa mattina è solo questo: di poter lavorare nella direzione di elevare gli standard delle prestazioni per consentire di realizzare anche in Calabria, in tempi rapidi, i livelli essenziali di assistenza, alla pari di altre regioni del Paese. Non chiediamo null'altro –ha concluso Oliverio- che essere messi nelle condizioni di fuoriuscire dal Piano di Rientro dal debito sanitario entro il 2018 per come è stabilito e, nello stesso tempo, lavorare, assumendoci responsabilità in una situazione difficile ed in cui le risorse scarseggiano, per costruire anche nella nostra regione un sistema sanitario adeguato e degno di questo nome. Ciò che chiediamo è di essere messi nelle condizioni di poter realizzare condizioni di tutela e di sicurezza fondamentale, minima, per le nostre popolazioni”.
26 giugno 2017
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