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Oncologia. A Firenze un auto con autista accompagna i pazienti a visite e terapie oncologiche
Il progetto si chiama “Vieni Con Me!” ed è rivolto ai pazienti che afferiscono all’Aou Careggi e che hanno particolari difficoltà a spostarsi da casa propria e raggiungere la sede ospedaliera per le visite programmate. Si tratta di un'iniziativa pilota che, oltre all’Aou fiorentina, coinvolge il Centro Oncologico di Aviano, l' Ospedale di Taormina e il Policlinico Gemelli di Roma.
19 GIU - Parte oggi a Careggi “Vieni Con Me!”, progetto pilota sponsorizzato da Novartis Oncology che coinvolge quattro ospedali italiani (oltre al Careggi, il Centro Oncologico di Aviano, l' Ospedale di Taormina e il Policlinico Gemelli di Roma) e che consiste in un servizio di trasporto non assistito in auto per tutti quei pazienti che hanno difficoltà a raggiungere l'ospedale per le visite e le terapie oncologiche.

Il nuovo servizi del Careggi stato presentato stamani nel corso di una conferenza stampa dall'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, assieme a Chiara Paglino, della direzione medica Novartis, Monica Calamai, direttore generale dell'AOU di Careggi, e Lorenzo Livi, responsabile della radioterapia di Careggi.

“Sono molto contenta che ci sia anche Careggi tra i quattro ospedali italiani coinvolti in questa iniziativa pilota - dice l'assessore Stefania Saccardi - Come Regione, stiamo mettendo in atto una serie di iniziative per essere più vicini alle persone malate di tumore, farle sentire meno sole in questa fase delicata della loro vita, e assisterle meglio nel loro percorso, sollevandole, per quanto possibile, da tutte quelle incombenze legate alla loro patologia. Per questo accolgo con grande favore l'iniziativa di Novartis, e spero che, dopo i sei mesi di sperimentazione, il progetto possa essere esteso anche ad altri ospedali toscani”.

“Riteniamo – commenta Luigi Boano, general manager Novartis Oncology Italia - che l'impegno di un'azienda farmaceutica come la nostra non possa esaurirsi nella ricerca e nello sviluppo di farmaci innovativi, ma debba anche estendersi a progetti indirizzati alle necessità del paziente, che per noi deve essere al centro di ogni attività. In particolare, uno dei temi sociali che riteniamo prioritari, riguarda l'accessibilità ai luoghi di cura per i pazienti oncologici. Per questa ragione abbiamo sostenuto il progetto Vieni Con Me, espressamente rivolto ai quei pazienti che hanno difficoltà a raggiungere la sede ospedaliera nelle visite programmate. Il servizio nasce proprio per facilitare l'accesso alle cure per questi pazienti e per consentire all'oncologo un'ottimale presa in carico del proprio paziente”.

Vieni Con Me! è rivolto a quei pazienti che afferiscono dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, per i quali sono presenti particolari difficoltà nel raggiungere la sede ospedaliera nelle visite programmate. Il servizio nasce proprio per facilitare l'accesso alle cure per questi pazienti. In questo modo, l'oncologo potrà assicurare la presa in carico ottimale del proprio paziente.

Come funziona?
- Il Centro oncologico definisce i criteri e individua i pazienti che possono usufruire del servizio: quelli con maggiori difficoltà nel raggiungere la sede ospedaliera nelle visite programmate.
- L'oncologo consegna un buono al paziente, valido per un'andata e ritorno dalla sua abitazione alla sede ospedaliera.
- Il paziente, una settimana prima, prenota il servizio.
- Il giorno dell'appuntamento, un autista incaricato passa a prelevare il paziente presso il suo domicilio.
- Il servizio garantisce l'arrivo all'ospedale di Careggi nel rispetto dell'orario dell'appuntamento.
- L'autista è poi a disposizione del paziente per il rientro al suo domicilio.

Al termine dei prossimi sei mesi, il progetto sarà rivalutato e, se avrà incontrato il gradimento degli oncologi e dei pazienti, proseguirà anche per il 2018, "possibilmente migliorato grazie ai commenti di chi ne avrà usufruito", afferma la Regione Toscana spiegando che l'anno prossimo verrà valutata anche la possibile estensione del servizio ad altri centri ospedalieri della Regione.
19 giugno 2017
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