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Veneto. Referendum per autonomia più vicino. Ora Zaia potrà indirlo a prescindere dalla concomitanza con altre elezioni
Nella seduta del 21 febbraio scorso il Consiglio regionale ha approvato una legge che modifica la precedente legge regionale del 2014 sul referendum veneto. Le modifiche prevedono che il presidente della Giunta, in caso di mancata intesa con il Governo centrale, possa indire il referendum a prescindere dalla concomitanza con altre consultazioni elettorali o referendarie.
23 FEB - Con 38 voti a favore (Lega Nord, Gruppo Zaia Presidente, Forza Italia, FdI-An Mcr, SiamoVeneto, Veneto Civico, Lista Tosi, Veneto del Fare, M5S, Area Popolare Veneto) 8 astenuti, (Pd, AMP) 1 contrario (Graziano Azzalin) il Consiglio regionale del veneto ha approvato il Pdl 192 “Modifiche alla Legge regionale 19 giugno 2014, n.15 ‘Referendum consultivo sull’autonomia del Veneto”.
 
La legge approvata dà ulteriore mandato al presidente della Giunta di procedere verso il referendum nel caso di mancata intesa con Roma su date e modalità. Grazie a queste modifiche ora Zaia potrà decidere di indire il referendum consultivo una qualsiasi domenica dell’anno con votazione dalle ore 7 alle 23.
 
Il referendum veneto, secondo quanto previsto dalla legge istitutiva del 2014 prevede i seguenti quesiti:
 
1) “Vuoi che alla Regione del Veneto siano attribuite ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia?”;
2) “Vuoi che una percentuale non inferiore all’ottanta per cento dei tributi pagati annualmente dai cittadini veneti all’amministrazione centrale venga utilizzata nel territorio regionale in termini di beni e servizi?”;
3) “Vuoi che la Regione mantenga almeno l’ottanta per cento dei tributi riscossi nel territorio regionale?”;
4) “Vuoi che il gettito derivante dalle fonti di finanziamento della Regione non sia soggetto a vincoli di destinazione?”;
5) “Vuoi che la Regione del Veneto diventi una regione a statuto speciale?”.
 
 
Per la Lista Tosi in sede di dichiarazione di voto ha parlato Andrea Bassi che ha spiegato come “con questo eventi si apre un grande percorso per il Veneto. Il Veneto non è più la vacca da mungere”. 
 
Stefano Fracasso preannunciando l’astensione del Pd: Abbiamo discusso a lungo e siamo anche riusciti, in parte, a fare chiarezza su alcuni elementi opachi come i costi. Ripeto quanto già chiesto: vogliamo sapere quali siano le materie perché vogliamo confrontarci sui contenuti dell’autonomia. Vogliamo andare sul concreto. Dobbiamo rispettare lo Statuto della Regione che prevede che ci sia una Commissione di garanzia che vigili”.
 
In dissenso al proprio gruppo si è espresso Graziano Azzalin “Questo referendum non conta nulla” 
 
Dalla Libera, Veneto Civicopreannunciando il voto favorevole ha detto che “siamo davanti ad un momento storico” mentre Jacopo Berti (M5S) ha detto “che questo è un momento alto di democrazia, che segna una pietra miliare nella storia della democrazia”. “Un si convinto che vuole ringraziare anche i colleghi, Toniolo e Tesserin che a suo tempo furono i motori di questo referendum. Mostriamo agli altri che ci meritiamo questa autonomia”.
23 febbraio 2017
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