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Bersagli MeS. Toscana fa sempre ‘centro’. Saccardi: “Regione si conferma ai vertici sanità italiana”
La valutazione del sistema sanitario toscano a confronto con le altre realtà regionali restituisce un quadro complessivamente molto buono. La maggior parte degli indicatori oggetto di monitoraggio migliora ulteriormente rispetto al 2014 e per il 37.5% di essi si registra, oltre ad un miglioramento, anche la riduzione della variabilità intra-regionale. Bene anche Emilia e Friuli. I BERSAGLI DEL MES
25 LUG - Molto buoni per la Toscana i risultati del confronto tra i servizi sanitari delle varie Regioni derivanti dal sistema di valutazione condotto come ogni anno dal MeS, il Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, con l'ormai collaudato strumento dei bersagli.

Lo scorso 24 giugno, il Network di Regioni che condivide il medesimo sistema di valutazione della performance, coordinato dal MeS, ha reso pubblici sul web i risultati per l'anno 2015, che stamani l'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi ha presentato in conferenza stampa assieme a Sabina Nuti, direttore del MeS. Le Regioni che hanno seguito la Toscana nel sistema di valutazione della performance e hanno aderito nel 2016 su base volontaria al network sono Basilicata, Calabria, Liguria, Lombardia, Marche, Toscana, Umbria, Veneto, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Puglia e le province autonome di Trento e di Bolzano.

"Anche in questo caso, come è già avvenuto nei mesi passati per il Programma nazionale esiti e per la griglia Lea, che hanno visto la Toscana sul podio delle Regioni per i servizi sanitari erogati ai propri cittadini - è il commento dell'assessore Saccardi - non siamo noi a vantare primati. Lo dicono dati obiettivi, gli strumenti di un sistema di valutazione ormai collaudato, che analizza le performance delle varie Regioni, con criteri scientifici uguali per tutti".
 
La collaborazione nasce per fornire un quadro dell'andamento dei sistemi sanitari regionali e delle loro componenti, attraverso il confronto di un set di circa 270 indicatori condivisi; a 115 di essi è associata una valutazione. Gli indicatori vengono raggruppati, tramite una struttura ad albero, in 35 indicatori di sintesi, rappresentati in forma grafica tramite il "bersaglio", con 5 fasce di valutazione. Il Laboratorio MeS supporta le Regioni nella definizione degli indicatori, nel calcolo, nella verifica metodologica della congruenza dei risultati e nell'integrazione del sistema di valutazione con i meccanismi di governance regionale. Le Regioni del Network cooperano nel processo di condivisione degli indicatori e del metodo di calcolo, definiscono congiuntamente le fasce di valutazione e sono responsabili dell'elaborazione e del caricamento dei dati sulla piattaforma messa a disposizione da l Laboratorio MeS.

I risultati sono articolati in sei macro-aree: la valutazione dello stato di salute della popolazione (dimensione A) presenta indicatori di mortalità e inerenti gli stili di vita; la capacità di perseguimento delle strategie regionali (B) include indicatori quali la gestione del dolore, gli screening oncologici e le copertura vaccinale; la valutazione socio-sanitaria (C) comprende indicatori di governo della domanda, di appropriatezza, di efficienza e di qualità; la valutazione da parte dell'utenza (dimensione D) include sia indicatori proxy, sia indicatori provenienti da indagini specifiche, realizzate in molte delle Regioni aderenti al network; la valutazione interna (E) considera il livello di soddisfazione del personale delle aziende sanitarie; infine, la valutazione economico-finanziaria e di efficienza operativa (F) monitora l'efficienza farmaceutica, la sicurezza sul lavoro, oltre ad alcuni indicatori economici relativi ai costi.

La valutazione del sistema sanitario toscano a confronto con le altre realtà regionali restituisce un quadro complessivamente molto buono. La maggior parte degli indicatori oggetto di monitoraggio migliora ulteriormente rispetto al 2014 e per il 37.5% di essi si registra, oltre ad un miglioramento, anche la riduzione della variabilità intra-regionale.
Gli indicatori relativi di mortalità infantile, per tumori, per malattie cardiocircolatorie e per suicidi denotano il buon livello di salute della popolazione toscana.

In riferimento alla capacità di migliorare specifiche politiche sanitarie, la copertura vaccinale si conferma ampia per tutte le tipologie di vaccinazioni, in particolare l'esavalente, per quanto debba essere tenuta alta la guardia per il vaccino antinfluenzale per gli anziani (comunque in miglioramento rispetto al 2014). L'attenzione verso la gestione del dolore, misurata tramite il consumo di farmaci oppioidi, è nella media e in ulteriore miglioramento rispetto al 2014. I programmi di screening oncologici presentano una buona copertura, in termini sia di estensione che di adesione da parte della popolazione.

Si conferma un punto di forza del sistema sanitario toscano l'appropriato ricorso al setting ospedaliero: il tasso di ospedalizzazione complessivo è il più basso del network (129,7 ricoveri per 1.000 residenti). Il dato va letto sia in riferimento all'efficiente organizzazione dei percorsi intra-ospedalieri, sia alla capacità dei servizi territoriali di prendere in carico i bisogni di salute della popolazione toscana.
 
Lorenzo Proia
25 luglio 2016
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