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Contraccettivi gratuiti in Piemonte. Icardi: "Sì solo agli aventi diritto, no ai preservativi di cittadinanza”
La regione interviene dopo le polemiche in Piemonte per l’approvazione del fondo “vita nascente” e l'interrogazione presentata dal M5S per chiedere conto alla Regione dell’applicazione della delibera del 2018 per la distribuzione gratuita dei preservativi. “Al di fuori delle categorie previste per legge, la Giunta non intende rendere gratuiti i contraccettivi in Piemonte per tutta la cittadinanza”, dice l'assessore. Disabato (M5S): “Battuta degna di un cabarettista, non di un assessore alla sanità che dovrebbe occuparsi di risolvere i problemi del nostro Sistema sanitario”.
24 OTT - “Al di fuori” delle categoria “previste per legge, contrariamente a quanto auspicato dalla capogruppo del Movimento 5 Stelle che ha chiesto se, in vista della variazione di bilancio, la Giunta intenda rendere gratuiti i contraccettivi in Piemonte, non si è ritenuta opportuna l’erogazione di “preservativi di cittadinanza” gratuiti per tutti”. È quanto ha detto l'assessore regionale alla Salute del Piemonte, Luigi Icardi, rispondendo a una interrogazione presentata da Sarah Disabato, capogruppo del M5S.

Le categorie in questione, per cui la distribuzione di contraccettivi è gratuita, sono i soggetti di età inferiore a 26 anni e per le donne di età compresa tra 26 e 45 anni con esenzione E02 (disoccupazione) o E99 (lavoratrici colpite dalla crisi) nel post IVG (entro 24 mesi dall’intervento) e nel post partum (entro 12 mesi dal parto). La possibilità di erogazione gratuita riguarda contraccettivi ormonali (orali, trans dermici e per via vaginale), impianti sottocutanei, dispositivi intrauterini (IUD al rame o con rilascio di progestinico), contraccezione d’emergenza (ormonale o IUD al rame), preservativi femminili e maschili.

“Cosi come aveva previsto la deliberazione del Consiglio regionale del 3 luglio 2018 - ha spiegato Icardi - la Regione sta provvedendo a promuove e garantire per specifiche categorie opportunità di accesso facilitato alla consulenza e alla pratica contraccettiva. Dunque - conclude Icardi - tutte le previsioni di legge sono pienamente rispettate e applicate senza ricorrere a variazioni di bilancio”.

La risposta di Icardi non ha convinto la capogruppo del M5S. “Regalano fondi alle associazioni antiabortiste ma si dimenticano di rendere disponibili i contraccettivi gratuitamente ai piemontesi che ne avrebbero diritto - ha replicato in aula Sarah Disabato - Al contrario di quanto afferma l’assessore, basta fare una verifica presso i consultori per rendersi conto che la delibera regionale risulta spesso inapplicata, non garantendo a tutte le categorie previste di ottenere i contraccettivi senza doverli acquistare. Se la Giunta ritiene che non sia indispensabile rendere gratuiti gli anticoncezionali per la totalità dei piemontesi, che almeno si adoperi per far rispettare quanto previsto dalla norma e permettere l'accesso a chi ne ha diritto”.
Sui social Disabato ha poi definito la replica di Icardi sui ‘contraccettivi di cittadinanza' “Una battuta degna di un cabarettista, non di un assessore alla sanità che non dovrebbe occuparsi di tristi gag, ma di risolvere i problemi del nostro Sistema sanitario“.

24 ottobre 2022
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