17 NOV - Il Piano di intervento Emergenza Covid-19 (a 40 Giorni) individua le azioni principali di intervento su sette livelli di criticità. A cominciare dall'iperflusso e congestione nei Pronto soccorso per i quali si può agire sensibilizzando i medici di famiglia o i pediatri di libera scelta perché intervengano sul paziente prima che questo si rivolga ai punti di emergenza.

La seconda criticità riguarda i ritardi di intervento a cui conseguono il depotenziamento dell’azione di tracciamento e isolamento: l’intervento corrispondente è il potenziamento del team con l’assunzione di personale medico e infermieristico.

Terza criticità rilevata è poi il ritardo nell’esecuzione degli esami per rilevare l’eventuale positività al virus, su ciò si provvederà con l'acquisto di nove apparecchiature per test molecolari rapidi e con l'assunzione di tecnici di laboratorio.

La quarta criticità è relativa ai ritardi nella comunicazione degli esiti degli esami: anche in questo caso è prevista l'assunzione di personale ed inoltre la sensibilizzazione all'attivazione del fascicolo sanitario elettronico.

Sulla quinta criticità, che riguarda il monitoraggio domiciliare e delle terapie farmacologiche, si interverrà mediante la revisione del documento tecnico sulle strategie terapeutiche con diffusione capillare alle Usca e medici di famiglia per un intervento tempestivo, nonché mediante l'utilizzo di strumenti di telemedicina e telemonitoraggio.

Ancora, sui ritardi nell'intervento e nell'attivazione del 118, con rischio di eccessiva escalation dei sintomi, la soluzione individuata è quella della stesura di un documento tecnico sulle stadiazioni dei pazienti e la fasi di attivazione del 118.

La settima ed ultima criticità riguarda la saturazione dei posti letto su cui la Giunta sta intervenendo deliberando sulla riconversione delle strutture ospedaliere a favore di pazienti COVID-19 e sugli interventi di ampliamento della capacità assistenziale in conformità alla Delib.G.R. n. 17/10 del 1.4.2020.