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Cosmofarma. Speranza: "Progettare e costruire il futuro del Ssn. Una sfida che deve vedere i farmacisti protagonisti”. Mandell (Fofi): “Siamo il volto rassicurante del Ssn sul territorio”
“Non c’è stato un solo giorno in cui le Istituzioni non abbiano potuto contare pienamente sui farmacisti italiani” ha detto il ministro che ha annunciato il raggiungimento dell'accordo su rinnovo del Ccnl farmacisti collaboratori. Il presidente della Fofi ha sottolineato gli straordinari risultati raggiunti dalle farmacie e dai farmacisti con oltre dieci milioni di tamponi antigenici effettuati e  400mila dosi di vaccini somministrate
11 SET - “Posso testimoniare che in questo passaggio difficilissimo i farmacisti ci sono stati fino in fondo. E come Ministro e come cittadino voglio ringraziarli. Non c’è stato un solo giorno in cui le Istituzioni non abbiano potuto contare pienamente sui farmacisti italiani. Abbiamo superato 80 milioni di dosi di vaccino somministrato e l’obiettivo dell’80% delle persone da vaccinare entro settembre è alla nostra portata e potrà essere raggiunti anche grazie al contributo dei farmacisti. Abbiamo quindi una doppia sfida da affrontare: gestire insieme la pandemia e progettare e costruire il futuro del Ssn. E questa seconda sfida è quella che può e deve vedere i farmacisti protagonisti”.

Così il Ministro della salute Roberto Speranza intervenuto al convegno “Il nuovo ruolo del farmacista e della farmacia nell’assistenza sanitaria territoriale alla luce delle esperienze maturate nel contesto pandemico” organizzato da Fofi, Fondazione Cannavò e Utifar a Cosmofarma a Cosmofarma a Bologna. Un lungo e intenso intervento nel corso del quale il ministro ha anche annunciato che è stato raggiunto l’accordo sul rinnovo del Ccnl dei farmacisti collaboratori che prevede, oltre a un'integrazione salariale, la valorizzazione professionale dei collaboratori e il riconoscimento per lo svolgimento di nuove attività professionali quali la somministrazione di vaccini.
 
Oggi ci sono risorse importanti su cui contare, ha ricordato il Ministro, ma queste da sole non bastano: “Abbiamo bisogno di riforme e capire con serenità cosa ha funzionato e cosa no e cosa va migliorato. Credo che la parola d’ordine per aprire la stagione di cambiamento deve essere ‘prossimità’. Per avere un Ssn vicino alla persone. E se dico prossimità parlo dei farmacisti e della loro funzione: 19mila farmacie sono un pezzo straordinario del nostro Ssn che dobbiamo mettere a valore se la riforma di fondo è far ripartire il territorio. L’idea di fondo che mi ha sempre convinto e sulla quale dobbiamo lavorare – ha aggiunto – è che quei 19mila presidi siamo un valore aggiunto del paese e un pezzo del Ssn e vanno utilizzati oltre la funzione di dispensazione del farmaco. E’ l’idea della farmacia dei servizi sulla quale abbiamo investito negli anni con la legge di bilancio e che ora stiamo allargando sempre di più: abbiamo fatto un passo avanti con i tamponi e con i vaccini anti Covid, rompendo un tema che era un tabù nel nostro Paese. E ora apriamo anche al vaccino antinfluenzale”.
Speranza non dimentica poi  le farmacie rurali “aiutano a tenere le relazioni con tutti i cittadini, anche nelle zone più lontane del Paese. Sono orgoglioso infatti che nel decreto remunerazioni siano state previste quote percentuali aggiuntive generalizzate e altre per le rurali e le piccole farmacie. Ottenerla è giusto e importante. Per la remunerazione abbiamo impegnato oltre 200 milioni per il 2021 e il 2022”.
 
 
I prossimi mesi sono cruciali per il Paese ha concluso Speranza: “Dobbiamo intercettare la stagione di ripartenza e costruire un Patto Paese che veda insieme politica, Governo, Regioni, Comuni, professioni, sindacatati e imprese. Un Patto in cui si capisca che la prima mattonella per la ripartenza è la forza del Ssn. E lo dobbiamo dare tutti insieme questo messaggio. Lo spirito combattivo e determinato che farmacisti hanno messo in campo sono una spinta che ci porta in questa direzione. Allora avanti insieme per guardare con fiducia al nostro futuro”.
 
Un invito che Andrea Mandelli presidente della Federazione Nazionale dei Farmacisti Italiani ha raccolto. “Oggi possiamo confermare che la rotta intrapresa in questi anni è quella giusta: i farmacisti hanno dimostrato di essere protagonisti credibili sulla scena del sistema assistenziale, professionisti affidabili nel rilancio delle ‘prossimità’, una condizioni irrinunciabile per garantire la tutela della salute. Le farmacie e i farmacisti ci sono sempre stati in questo lungo periodo di emergenza sanitaria: non ci siamo mai fermati. Per questo il mio pensiero va, ai 130mila italiani che non ce l’hanno fatta e ai 30 farmacisti scomparsi. Farmacisti che hanno rispettato fino in fondo i principi del nostro codice deontologico: assistere i cittadini. Ci siamo messi a disposizione della comunità diventando protagonisti della stagione nuova della sanità territoriale che è appunto la prossimità. Abbiamo sconfezionato le mascherine per andare incontro alle esigenze dei cittadini, recuperato nei momenti di carenza le bombole vuote di ossigeno nelle case dei pazienti. Abbiamo inventato soluzioni per l’emergenza, allestito gel a basso costo”.
 
Dobbiamo guardare al futuro partendo da un bilancio più che positivo, ha poi spiegato il Presidente delle FOFI: “L’elenco degli obiettivi realizzati è lungo, ma tra i tanti e importanti risultati conseguiti sul piano legislativo voglio ricordare le norme, inserite nella legge di Bilancio che hanno dato al farmacista la possibilità di eseguire direttamente il prelievo di sangue capillare, indispensabile per l’esecuzione dei test di prima istanza e quella di poter effettuare vaccinazioni anti Covid e i tamponi antigenici. Ed è ormai prossima la possibilità di poter somministrare le vaccinazioni antinfluenzali: attendiamo ora che i Senato la prossima settimana converta in legge il decreto che va in questa direzione.
 
I numeri dimostrano la capacità della comunità dei farmacisti di aver risposto all'emergenza. A questo dobbiamo aggiungere un altro tassello che ci riempie di orgoglio, ha poi spiegato Mandelli: “Dei 136mila sanitari iscritti al corso di formazione dell’Iss per gestire la somministrazione in sicurezza del vaccini, 91mila lo hanno completato, e di questi ben 44mila sono farmacisti. Siamo la categoria che più di tutti ha intrapreso i percorsi di aggiornamento e ora possiamo vantare ben 31mila farmacisti vaccinatori. Anche i dati della Struttura di Supporto Commissariale per l’emergenza Covid 19 confermano il grande lavoro svolto per contrastare il virus: dal 6 agosto al 6 settembre sono stati effettuati oltre dieci milioni tamponi antigenici nelle circa 7mila farmacie che hanno aderito ai protocolli siglati e nelle 3mila farmacie operative sono state somministrate circa 400mila dosi di vaccini. Numeri che dimostrano la capacità della comunità dei farmacisti di esserci. Professionisti competenti, negli ospedali, nelle industrie e sul territorio. Siamo il volto rassicurante del Ssn sul territorio.
 
Ma tutto questo non è un punto di arrivo, ma di partenza – conclude il Presidente FOFI – ora dobbiamo riprogettare la sanità di prossimità ragionando sulla riorganizzazione territoriale con le Regioni, e ancora dobbiamo rafforzare i servizi farmaceutici negli ospedali. Il nostro dovere etico e morale è far si che quello che ci ha insegnato la pandemia non vada perso. Soprattutto dobbiamo consegnare alle prossime generazioni un futuro solido”.
11 settembre 2021
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