Covid. Gullotta (Parafarmacie): “Serve chiarezza sulla vendita dei test sierologici e tamponi rapidi”
“Come ribadito da Nas e istituzioni la vendita al pubblico è vietata e permane il rischio di incorrere in sanzioni. Come farmacisti di parafarmacia noi vogliamo fare la nostra parte, ma è necessario avere chiarezza sull’argomento” ha detto il presidente della Federazione nazionale Parafarmacie Italianeche chiede l’intervento del Ministro Speranza
17 NOV - Maggiore chiarezza sulla vendita dei test sierologici e tamponi rapidi per il Covid 19.
È quanto chiede
Davide Giuseppe Gullotta, presidente della Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane che si appella la ministro della Salute Sperare per fare chiarezza.
“Ad oggi – spiega in una nota – tutti i test sierologici e tamponi rapidi per il covid19 non sono selftest o autotest e, quindi, stando alle leggi italiane e alle indicazioni presenti sulle scatole, non possono essere venduti al pubblico ma solo a personale sanitario (medici ed infermieri) e strutture sanitarie. Ci siamo confrontati più volte con le istituzioni e anche con i Nas e la risposta è sempre stata la stessa: farmacie e parafarmacie possono venderli (Sierologici e tamponi rapidi) ma solo ed esclusivamente a personale sanitario; nè, tantomeno, è possibile per il farmacista eseguire il cosiddetto tampone rapido ai clienti”.
Questa la teoria, nella pratica, invece prosegue Gullotta “assistiamo a vicende come quella del presidente Zaia che esegue il tampone rapido da solo, o, ancora, a Farmacie che si attrezzano di autocertificazione per i clienti che dichiarano di comprare i test per conto del proprio medico curante; a delibere regionali, come in Sardegna, che permetterebbero in teoria la libera vendita dei suddetti test sierologici; ad altri provvedimenti regionali (Emilia Romagna, ad esempio) che continuano a vietare la libera vendita, ma che permettono al farmacista in farmacia di eseguire i suddetti test su alcune fasce di popolazione.
Premettendo che siamo dell’idea che consentire la vendita di questi test e tamponi rapidi o l’esecuzione in farmacia e parafarmacia, con l’assistenza di un farmacista qualificato, potrebbe essere un ulteriore arma per contrastare la diffusione del virus – prosegue – tuttavia, troviamo assurdo che ci sia ad oggi così tanta confusione su un argomento di tale importanza. Riceviamo quotidianamente decine di offerte, via mail e al telefono, per la vendita al pubblico di test sierologici e tamponi rapidi, e questo non fa altro che aumentare la confusione e rischia di indurre in errore i colleghi.
Ribadiamo che dalle nostre ultime comunicazioni con i Nas, di due giorni addietro, ci è stato ribadito che la vendita al pubblico è vietata e permane il rischio di incorrere in sanzioni. Come farmacisti di parafarmacia noi vogliamo fare la nostra parte, e siamo disposti, come detto più volte, anche a mettere a disposizione le nostre strutture per l’esecuzione di tali test (oltre che per la vendita). Ma è necessario avere chiarezza sull’argomento ed un minimo di coordinazione nelle iniziative avere un impatto utile nella lotta al Covid 19. Ci appelliamo al Ministro Speranza al fine di fare chiarezza”.