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Le pensioni dei farmacisti. Pace (Fofi): “L’auspicio è che si arrivi rapidamente alla riforma dell’Enpaf”
Il Segretario della Fofi sull’onda delle proposte formulate dai giovani farmacisti della Fenagifar interviene ricordando come, tra le tante azioni ma terre in atto, sia necessario abbandonare il vecchio schema retributivo a ripartizione, anche passando al sistema contributivo e dirimere la questione della doppia contribuzione dei farmacisti collaboratori e degli ospedalieri.
05 FEB - “L’iniziativa della Fenagifar in materia previdenziale è un fatto importante e positivo. In primo luogo per i contenuti della petizione, che sono in sintonia con l’azione riformatrice dell’Enpaf che ora sta prendendo corpo, e poi perché testimonia l’attenzione e la compattezza di tutte le componenti della professione nel chiedere un cambiamento di rotta, e quest’ultima è una condizione necessaria perché si giunga davvero ad ammodernare il sistema previdenziale dei farmacisti”.
 
È quanto ha dichiarato Maurizio Pace, Segretario della Fofi e delegato della Federazione nel Cda dell’Enpaf intervenendo sul tema della previdenza.
“Da tempo – ha ricordato – sostengo che sia necessario abbandonare il vecchio schema retributivo a ripartizione, non solo passando al sistema contributivo, ma adeguando lo schema alla realtà del lavoro che, soprattutto agli inizi della carriera, è ben lontana da quella sicurezza e continuità su cui si poteva contare un ventennio fa: contratti atipici, collaborazioni, borse di studio e altri istituti incompatibili con la contribuzione attuale, come sottolineato dalla Fenagifar. Senza contare che è venuto il momento di dirimere la questione della doppia contribuzione dei colleghi collaboratori e degli ospedalieri. In questa situazione o si struttura l’ente in modo da costituire un secondo pilastro previdenziale, prevedendo anche la possibilità di conferire volontariamente le quote del Tfr, oppure si rischia di mantenere una ‘spina irritativa’ che deteriora il rapporto tra tanti professionisti e il loro Ente previdenziale. Un cambiamento reso ancora più necessario dall’evoluzione della rete delle farmacie determinata dall’approvazione della Legge sulla Concorrenza. Allo stesso modo – ha aggiunto – occorrerà anche dare una finalità al contributo dello 0,90, a carico delle farmacie, e del futuro contributo delle società proprietarie di farmacie”. 
 
Anche gli altri temi presi in considerazione dai giovani farmacisti trovano concorde il Segretario della Fofi, dalla questione del contributo dei pensionati che vogliono rimanere iscritti all’Ordine, al contributo di solidarietà: “Tutti aspetti che, come dicevo, trovano oggi un consenso trasversale e che quindi saranno parte di quella trasformazione dell’Ente alla quale finalmente si sta lavorando in modo concreto, ovviamente considerando un ingresso graduale nel nuovo sistema fino ad arrivare a regime, così da evitare conflittualità tra generazioni. Confido – ha concluso Maurizio Pace – che si arrivi rapidamente a questa riforma, così come si è giunti ora a un intervento organico sul piano della copertura sanitaria integrativa, siglando la convenzione con l’Ente di Mutua Assistenza per i Professionisti Italiani”
05 febbraio 2018
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