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Federfarma diventa “sindacato delle farmacie” (tutte) e non più solo dei titolari. Ecco le modifiche allo statuto dell'associazione 
Federfarma rinnova il suo statuto e passa, come illustra sul suo sito istituzionale, da sindacato dei titolari di farmacia a sindacato delle farmacie. Comprese quindi quelle che appartengono alle società di capitale e hanno per soci non farmacisti, anche se a rappresentarle in assemblee e direttivi provinciali, regionali e nazionali potranno essere soltanto delegati farmacisti.
14 DIC - Non più tutela solo per i titolari di farmacia, ma per tutti i farmacisti. Federfarma rinnova il suo statuto e passa, come illustra sul suo sito istituzionale,  da sindacato dei titolari di farmacia a sindacato delle farmacie. Anche di quelle quindi che appartengono alle società di capitale e hanno per soci non farmacisti, anche se a rappresentarle in assemblee e direttivi provinciali, regionali e nazionali potranno essere soltanto delegati con camice bianco e caduceo.

E’ questa una delle evoluzioni che giunge  dalle modifiche allo statuto federale approvate ieri dall’assemblea generale del sindacato, che ha recepito a larghissima maggioranza la linea della “inclusività” portata avanti dal Consiglio di presidenza: il sindacato è pronto ad accogliere e tutelare tutte le forme societarie che con la 124/2017 sono legittimate a detenere farmacie, senza però rinunciare alla sua identità rigorosamente professionale.

Una versione definitiva del nuovo articolato dello statuto dovrebbe essere diffusa quanto prima dagli uffici di Federfarma, ma intanto la federazione illustra le novità principali.

E’ stata accolta, ad esempio, la proposta del Consiglio di presidenza che impone alle associazioni territoriali di fissare nei loro statuti un tetto non superiore al 5% (eventualmente inferiore) alla rappresentatività delle catene nelle assemblee provinciali. E per adeguarsi le Federfarma locali avranno due anni di tempo (fino al 31 dicembre 2019) anziché i 12 mesi originariamente concessi, grazie alla riscrittura proposta dal presidente nazionale della Federazione, Marco Cossolo.

La soglia del 5%, inoltre, dovrà essere calcolata conteggiando unitariamente le farmacie appartenenti a società correlate «direttamente e indirettamente», come prescrive un emendamento portato in assemblea da Federfarma Lombardia e recepito dalla presidenza.

Approvata anche la proposta dell’esecutivo che riserva l’elettorato passivo (a tutte le cariche sociali del sindacato) ai soli farmacisti, titolari se si tratta di farmacia indipendente oppure socio farmacista o direttore di farmacia in caso di società di capitale.

Infine, su proposta di Federfarma L’Aquila, è stato recepito un emendamento che consente la rappresentatività in Sunifar soltanto alle società proprietarie che detengono esclusivamente farmacie rurali, a prescindere dall’associazione provinciale di Federfarma alla quale vorrebbero iscriversi.

“Un grazie all’assemblea e al lavoro che abbiamo portato a termine”, ha dichiarato il presidente Cossolo in chiusura di seduta. “Quando ci si confronta con spirito di collaborazione i risultati sono sempre proficui”.
14 dicembre 2017
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