FarmacistaPiù. Ecm, con il dossier formativo di gruppo nuove opportunità per i farmacisti
La novità introdotta con il nuovo Accordo Stato Regioni che ridisegna l’Ecm è una conquista della Fofi che consentirà ai professionisti di aderire ad iniziative formative di organizzazioni istituzionali su tematiche comuni a tutti e importanti. Mandelli: “Una novità che permetterà di rivitalizzare i percorsi di aggiornamento”
17 MAR - È il dossier formativo di gruppo la grande novità dell’Ecm. Una novità fortemente voluta dalla Fofi e accolta dalla Commissione nazionale per la formazione continua che con il nuovo Accordo approvato in Stato Regioni, recentemente siglato, diventa ora operativa.
Un passo in avanti importante per i farmacisti ha ricordato
Luigi D'Ambrosio Lettieri, Presidente Comitato Scientifico FarmacistaPiù aprendo la sessione dedicata al tema: “Se i curricula universitari dei farmacisti devono essere adeguati ai tempi ed evolversi ai contenuti con modalità e con tempistiche che cambiamo velocemente, anche la formazione continua deve sapersi adattare ai continui cambiamenti che accompagnano l’evoluzione delle terapie e del sistema di cure”.
“Una nostra vittoria – ha spiegato
Felice Ribaldone responsabile Ecm della Fofi – che consentirà al farmacista di aderire ad iniziative formative di organizzazioni istituzionali, come la Federazione degli Ordini, su tematiche comuni a tutti e importanti”.
A Ribaldone è arrivato da
Andrea Mandelli, Presidente della Fofi il ringraziamento per il lavoro svolto: “Una figura insostituibile che ha fatto un grande lavoro per la Federazione. Per la Federazione il dossier formativo è stato un passaggio importante, e ringrazio l’Agenas per questa novità che saprà rivitalizzare questo mondo che si era forse un po’ arrugginito. Il farmacista è sempre stato assetato di conoscenza perché deve dare continue risposte, ai cittadini. Risposte a domande sempre più articolate”.
Ma quali sono i punti qualificanti del dossier formativo? “È lo strumento attraverso il quale il professionista può programmare il proprio percorso ha spiegato
Marco Maccari di Agenas e Segretario nazionale della Commissione nazionale per la formazione continua – e con il quale il professionista può creare un’agenda formativa coerente con i suoi desiderata”. I
Insomma una svolta in quanto chi vorrà potrà transitare da una formazione basata solo sulla quantità dei crediti cumulati, a quella sulla qualità dei crediti legati alla professione, alla disciplina e alla propria specializzazione.
Semplificazione e omogeneità della formazione su tutto il territorio nazionale, devono però diventare per Ribaldone i punti cardine per una formazione continua in grado di rispondere alle esigenze dei professionisti e dei cittadini.
“Nel percorso di aggiornamento bisogna semplificare perché la complicazione esaspera e allontana chi vuole procedere verso un’adeguata formazione” ha sottolineato. Ma è anche importante frenare derive regionalistiche che possono produrre differenze di offerta tra Regione e Regione. “Il rischio per l’Ecm – ha concluso – è che le Regioni pur nella loro autonomia producano 20 tipi di formazione diversa. L’accordo approvato in Stato Regioni semplifica ma non è sufficiente ad evitare questi rischi. Bisogna che lo Stato riacquisti compiti e ruoli ben precisi a tutela dei cittadini. La regionalizzazione e non ha dato i frutti sperati”.