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Anticorruzione. Anac conferma interpretazione di Anaao Assomed: i dirigenti sanitari non devono comunicare i dati patrimoniali
Così la pronuncia dell’l’Autorità nazionale anticorruzione che auspica per il futuro l’estensione dell’obbligo ai soli direttori di struttura e al vertice aziendale, da realizzare con una norma di legge. Troise: “invieremo la delibera dell’Anac a tutte le aziende sanitarie affinché non abbiano a ripetersi per il futuro episodi del genere”. LA DELIBERA
17 FEB - I dirigenti sanitari non devono comunicare i dati patrimoniali.
Così si è pronunciata l’Autorità Nazionale Anticorruzione, pur auspicando per il futuro l’estensione dell’obbligo ai soli direttori di struttura e al vertice aziendale, da realizzare con una norma di legge, mettendo fine per medici e dirigenti sanitari all’ennesimo adempimento inutile.
 
Da mesi, l’Anaao Assomed aveva puntato i riflettori sulle molte Aziende sanitarie che richiedevano a dirigenti medici e sanitari ancorché privi di responsabilità gestionali i loro dati patrimoniali, e quelli dei loro familiari e in alcuni casi con l’intenzione di pubblicare questi dati. Uno scenario che ha indotto l’Anaao Assomed ad intervenire con una diffida.
 
L’Anac ha precisato che l’obbligo non sussiste per la dirigenza sanitaria, nemmeno per i Direttori Generali in quanto la norma non riguarda la dirigenza sanitaria ma la dirigenza amministrativa, e che, comunque, la dirigenza sanitaria in questione sarebbe stata quella con precisi incarichi gestionali.
 
“Va, quindi, segnalato che – rileva l’Anac – mentre per i dirigenti amministrativi la disciplina di trasparenza è ora prevista dall’art.14 del decreto trasparenza sussistendo per questi l’obbligo di pubblicare anche le dichiarazioni concernenti la situazione patrimoniale nei termini previsti dalla legge 441/1982, per la dirigenza sanitaria (e cioè per gli incarichi di direttore generale, direttore sanitario e direttore amministrativo, nonché per gli incarichi di responsabile di dipartimento e di strutture semplici e complesse), l’art. 15 ha in fatto introdotto (per le due categorie di dirigenti in questione) un differente regime di trasparenza. La norma infatti non prevede per i dirigenti sanitari l’obbligo di fornire i dati riguardanti la situazione patrimoniale".
L’Anac conclude auspicando che Governo e Parlamento per il futuro estendano l’obbligo ai soli direttori di struttura e al vertice aziendale, da realizzare con una norma di legge.
 
“Del tutto assurda – ha dichiarato Costantino Troise, segretario nazionale di Anaao Assomed – è stata, quindi l’ingiunzione in tal senso inoltrata da parte di solerti pierini con l’ambizione del primo della classe, a tutti i dirigenti medici e sanitari, ancorché privi di incarichi gestionali. Avviando, così, una marea di richieste improprie che costituiscono, ed hanno costituito, di fatto, spreco di risorse per adempimenti non dovuti. L’Anaao Assomed si farà premura di inviare la delibera dell’Anac (peraltro assunta lo scorso 14 dicembre 2016 ma depositata presso la Segreteria del Consiglio in data 2 febbraio 2017 e a noi nota in data odierna) a tutte le aziende sanitarie affinché non abbiano a ripetersi per il futuro episodi del genere”.
17 febbraio 2017
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