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Il Senato approva due ordini del giorno bipartisan su nuovo Piano oncologico e lotta al Covid
Tra gli impegni al Governo, la promozione di reti oncologiche regionali, il potenziamento dell'assistenza oncologica domiciliare, ma anche "piano nazionale di sorveglianza attiva" per il Covid con screening per scuole e università e sostenere in accordo con gli altri partner internazionali una proposta di sospensione temporanea dei brevetti e della proprietà intellettuale dei vaccini.
14 APR - Nella giornata di ieri l'assemblea del Senato ha approvato due ordini del giorno con i quali viene impegnato il governo su diversi punti riguardanti in particolare il nuovo piano nazionale oncologico e la lotta al Covid. Tra questi, la promozione di reti oncologiche regionali, il potenziamento dell'assistenza oncologica domiciliare, ma anche "piano nazionale di sorveglianza attiva" per il Covid con screening per scuole e università e sostenere in accordo con gli altri partner internazionali una proposta di sospensione temporanea dei brevetti e della proprietà intellettuale dei vaccini.
 
Quanto al piano nazionale oncologico, l'ordine del giorno a prima firma Paola Binetti (Udc) impegna il Governo:
1) ad adottare iniziative per provvedere con urgenza all'approvazione di un nuovo Piano oncologico nazionale (PON), coordinato con il Piano oncologico europeo di prossima adozione, che ponga al centro della programmazione le reti oncologiche regionali e la più vasta rete oncologica nazionale;
 
2) a monitorare la concreta attuazione del PON, delle azioni e dei contenuti programmatici previsti, con una vera e propria cabina di regia e un adeguato sistema di monitoraggio specifico per l'oncologia;
 
3) ad adottare iniziative utili per promuovere le reti oncologiche regionali, anche mediante uno stanziamento di risorse dedicato al finanziamento delle relative attività, previa definizione dei criteri di assegnazione e di un adeguato piano di incentivi in favore delle Regioni nell'ambito delle risorse programmate per il Servizio sanitario nazionale;
 
4) ad attivare i necessari strumenti per il coordinamento, a livello nazionale, delle attività delle reti oncologiche regionali, nell'ottica di garantire l'efficacia del modello;
 
5) ad adottare iniziative, per quanto di competenza, volte a potenziare l'assistenza oncologica domiciliare e territoriale per ridurre il numero di accessi alle strutture ospedaliere, valutando la possibilità nel rispetto dei vincoli di bilancio di introdurre un sistema di incentivi collegati al raggiungimento di obiettivi strategici;
 
6) ad adottare iniziative, per quanto di competenza, per rinnovare e modernizzare la dotazione strumentale e tecnologica per gli screening diagnostici, per le attività chirurgiche e per la radioterapia;
 
7) a incentivare l'attuale tavolo tecnico interistituzionale per l'adozione di linee di indirizzo o linee guida per la telemedicina e per gli altri servizi della sanità digitale in generale e per il settore oncologico in particolare, nell'ottica di uniformare i programmi esistenti, predisponendo altresì adeguate forme di incentivazione;
 
8) ad adottare iniziative volte a sostenere il funzionamento e lo sviluppo di centri multidisciplinari di alta specialità che presentino i necessari requisiti per l'accreditamento, anche in collaborazione con il settore privato, nell'ottica di sviluppare e diffondere la terapia CAR-T, quale opportunità di sviluppo del SSN e valorizzazione dei ricercatori;
 
9) ad adottare iniziative di competenza per attuare quanto previsto dall'intesa Stato-Regioni 26 ottobre 2017 sul documento "Piano per l'innovazione del sistema sanitario basata sulle scienze omiche" nell'ottica di garantire il più ampio accesso alla medicina di precisione, sollecitando le conclusioni del tavolo di coordinamento interistituzionale con il compito di attuare il piano, con particolare riferimento agli investimenti necessari per assicurare la multidisciplinarietà, strutture adeguate e personale altamente specializzato;
 
10) ad adottare iniziative per dare un nuovo impulso all'iter per l'istituzione della rete nazionale dei tumori rari e a garantire il pieno funzionamento degli European referecence networks, reti di riferimento per le malattie e i tumori rari a livello dell'Unione europea, anche attraverso specifici finanziamenti;
 
11) ad adottare nuove strategie comunicative che agiscano in modo integrato per garantire nei tempi e nei modi corretti accesso agli screening diagnostici, alle terapie di ultima generazione e alle varie forme di riabilitazione socio-sanitaria per consentire ai pazienti un re-inserimento tempestivo nella loro vita sociale e professionale;
 
12) a valutare la possibilità di trasformare una comunicazione prevalentemente verbale in una comunicazione multicanale: televisite, teleconsulti, videochiamate, chat con i familiari, video-meeting tra gli operatori, maggior uso dello smarthphone e dei tablet anche in ospedale o nei servizi territoriali;
 
13) a facilitare la consegna di farmaci a domicilio per attivare una riduzione degli spostamenti che potrebbe creare un impatto negativo sui pazienti oncologici, in relazione all'approvvigionamento di farmaci in piano terapeutico. L'accesso del farmacista a domicilio consente di controllare l'assunzione, fornire le informazioni necessarie a mantenere alta la compliance al farmaco e un maggior empowerment del paziente e del caregiver.
 
14) a monitorare l'attuazione del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, laddove riconosce il ruolo e le funzioni della figura dell'infermiere di famiglia, adottando iniziative per prevedere un reclutamento nazionale adeguato, nell'ottica di rafforzare concretamente i servizi territoriali anche per i malati oncologici;
 
15) ad adottare iniziative volte a garantire il sostegno psicologico così come previsto dai LEA anche ai malati oncologici.
 
L'ordine del giorno a prima firma Annamaria Parente (IV) sulla lotta al Covid impegna il Governo:
1) a rivedere il metodo di rilevazione dei dati epidemiologici sul coronavirus per avere informazioni aggiornate, semplificando il numero e tipo dei parametri per attribuzione di colore e aggiornando il calcolo dell'indice R(t) a periodo più prossimo e considerando, oltre all'incidenza, la prevalenza degli infetti e delle varianti sulla popolazione suscettibile, prevedendo altresì un sistema di catalogazione dei dati semplice e fruibile anche a livello provinciale e ove necessario comunale, al fine di evitare una sfasatura tra misure intraprese e attualità dei dati, con l'obiettivo di intraprendere decisioni quanto più veloci e tempestive rispetto a situazioni localizzate, con la contestuale ripresa della capacità di tracciare in tutto il territorio nazionale i casi di contagio; e che la campagna vaccinale, tracciabilità del virus e conseguente riduzione dei ricoveri, rappresentino la via da seguire con coerenza e rigore;
 
2) a prevedere un "piano nazionale di sorveglianza attiva" con uno screening capillare e gratuito della popolazione, rivolto principalmente ai più giovani, sia nelle scuole quanto nelle università, evitando che i costi dei tamponi acuiscano le diseguaglianze sociali con parte della popolazione portata ad evitare il controllo per non sobbarcarsi le relative spese;
 
3) a indicare procedure chiare e trasparenti ai fini della validazione di ulteriori strumenti diagnostici del Covid-19, quali i tamponi salivari qualora ne sia comprovata l'efficacia, che possano essere utilizzati anche ai fini del "piano nazionale di sorveglianza attiva" citato;
 
4) a supportare un piano di monitoraggio delle varianti per bloccare con misure tempestive e territoriali la circolazione del virus evitando il diffondersi delle sue mutazioni e scongiurando il rischio di inefficacia dei vaccini;
 
5) ad implementare il piano vaccinale del commissario straordinario, superando le differenze e discriminazioni che l'attuale assetto comporta tra le diverse Regioni, anche alla luce delle indicazioni della Corte costituzionale, stabilendo come unico ordine di priorità i pazienti estremamente vulnerabili, ivi incluse le persone con disabilità grave ai sensi della legge n. 104 del 1992, articolo 3, comma 3, come individuate dalle tabelle 1 e 2 delle raccomandazioni approvate dalla Conferenza unificata dell'11 marzo 2021, prevedendo lo svolgimento di una vaccinazione uniforme su tutto il territorio nazionale, utilizzando il criterio di priorità basato unicamente sulle patologie e/o anzianità dei soggetti;
 
6) a garantire che, in concomitanza con la vaccinazione delle categorie a rischio, sia effettuata la vaccinazione anche dei loro conviventi e caregiver, secondo quanto stabilito nelle tabelle 1 e 2 delle raccomandazioni, definendo criteri di reclutamento e adesione di tali soggetti alla campagna vaccinale uniformi su tutto il territorio nazionale e assicurando la priorità di vaccinazione anche ai caregiver dei minori con disabilità grave ai sensi della legge n. 104 del 1992 per i quali, allo stato, non è possibile la vaccinazione;
 
7) a consentire la vaccinazione degli over 80 che si trovano presso le abitazioni dei figli per motivi di assistenza familiare, prescindendo dal luogo di residenza;
 
8) a consentire, sulla base del mero criterio anagrafico, anche al personale scolastico e universitario di essere vaccinato indipendentemente dalla residenza o dal luogo in cui presti servizio, allargando la medesima possibilità anche nei confronti degli studenti universitari o lavoratori, consentendo loro di effettuare la vaccinazione contro il SARS-CoV-2 gratuitamente e presso il servizio sanitario della Regione ove sono impegnati negli studi o per lavoro, evitando complicati e disfunzionali ritorni presso la Regione di residenza;
 
9) a consentire la possibilità di vaccinazione anche per gli italiani all'estero che si trovino temporaneamente in Italia qualora appartenenti alle categorie prioritarie previste dalla normativa nazionale, estendendo il diritto a tutti gli italiani iscritti all'AIRE, secondo le tempistiche previste per le medesime categorie di soggetti residenti in Italia;
 
10) sulla scia del protocollo firmato in data 7 aprile 2021 tra Governo e parti sociali, a favorire la vaccinazione nei luoghi di lavoro, quando, per le dimensioni degli stessi, questi siano dotati di un presidio medico, e a coinvolgere nell'erogazione dei vaccini anche strutture sanitarie private, accreditate e non, tramite apposite convenzioni;
 
11) ad organizzare una comunicazione istituzionale trasparente rispetto ai diversi tipi di vaccino da somministrare, con una chiara rappresentazione delle motivazioni che sottendono alle diverse scelte di vaccino per categorie, anche alla luce delle recenti vicende legate al ritiro, a scopo precauzionale da parte di AIFA, di una tipologia vaccinale;
 
12) a prevedere un sistema nazionale di formazione permanente del comparto sanitario per i rischi connessi a future emergenze, tramite la predisposizione di una sezione specializzata da attivarsi nei casi di riacutizzazione dell'emergenza sanitaria, spostando il paradigma da un approccio "reattivo", tipico dell'attesa passiva di eventi morbigeni, a un sistema "proattivo", improntato sul paradigma della prevenzione;
 
13) a sostenere le ricerche nel campo degli anticorpi monoclonali e ad investire nella produzione di vaccini, rendendo il nostro Paese autonomo per l'utilizzo di tutte le tecnologie di produzione di vaccini, con particolare riguardo ai vaccini ad mRNA;
 
14) a sostenere in accordo con gli altri partner internazionali una proposta di sospensione temporanea dei brevetti e della proprietà intellettuale dei vaccini (TRIPS);
 
15) ad implementare, nelle more dell'adozione di un «piano nazionale di sorveglianza attiva», anche le strategie e i programmi di screening prevedendo un consistente incremento di tamponi antigenici e molecolari e definire una soglia minima in base all'andamento dell'epidemia;
 
16) a valutare l'opportunità di vagliare, in un contesto di sicurezza e validazione scientifica e previa autorizzazione da parte delle competenti autorità regolatorie, ogni possibilità di allargamento delle opzioni di acquisto di vaccini a condizione che siano fatti salvi gli accordi assunti a livello europeo e nel rispetto della disciplina comunitaria in materia.
14 aprile 2021
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