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Interrogazione/5. Riforma Rsa: “Mons. Paglia nominato presidente Commissione per sua attenzione verso fragili e anziani”
"Giova ricordare il suo impegno costante presso la Comunità di Sant'Egidio, che promuove da molti anni il programma 'Viva gli Anziani!', un servizio di assistenza innovativo, volto a contrastare il fenomeno dell'isolamento sociale. La formazione poliedrica della Commissione, consentirà di condurre una riflessione ad ampio spettro sulla terza età nel contesto emergenziale". Così la sottosegretaria alla Salute rispondendo all'interrogazione di Menga (M5S).
24 SET - Alla della Commissione istituita per riformare l'assistenza sanitaria e socio-sanitaria nell'ambito del Ssn è stato nominato Mons. Vincenzo Paglia, "per la sua attenzione rivolta alle categorie fragili e, in particolare, agli anziani. Giova ricordare il suo impegno costante presso la Comunità di Sant'Egidio, che promuove da molti anni il programma 'Viva gli Anziani !', un servizio di assistenza innovativo, volto a contrastare il fenomeno dell'isolamento sociale, attraverso modelli diversi rispetto agli strumenti ordinari, quali, ad esempio, i servizi residenziali. La formazione poliedrica della Commissione, consentirà di condurre una riflessione ad ampio spettro sulla terza età nel contesto emergenziale".
 
Così la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, rispondendo ieri in Commissione Affari Sociali all'interrogazione sul tema presentata da Rosa Menga (M5S).
 
Di seguito la risposta integrale della sottosegretaria Zampa:
 
"Come noto, la pandemia da COVID-19 ha colpito in modo particolare i soggetti più vulnerabili e, in particolare, gli anziani assistiti in Residenze Sanitarie Assistenziali o Case di Riposo; tale situazione impone un profondo ripensamento delle politiche di assistenza sociosanitaria nei confronti di tale categoria di persone fragili. Per queste ragioni, con decreto del Ministero della salute dell'8 settembre scorso, si è ritenuto opportuno istituire la «Commissione per la riforma dell'assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana».
Essa va considerata come un pensatoio in grado di offrire idee, spunti e riflessioni su cui poi opererà il Ministero della salute. 
Alla luce dei recenti eventi, infatti, è emersa l'esigenza di tutelare questa platea di persone in modo diverso rispetto al passato, garantendo loro un'assistenza più adeguata, in grado di limitare il rischio di esposizione ma anche di assicurare condizioni di vita migliori nei contesti familiari di provenienza. È forte la necessità di potenziare la rete dell'assistenza domiciliare, anche attraverso strategie fino ad ora attuate solo in via sperimentale. 
Il compito della neoistituita commissione è proprio quello di ripensare l'assistenza degli anziani nel quadro tuttavia di una riflessione più ampia, finalizzata a salvaguardare la dignità di queste persone ed il valore di questo tempo di vita che l'emergenza COVID ha messo in discussione, generando anche un rilevante dibattito politico e filosofico sul valore della vita quando le persone sono più vulnerabili perché anziane o ammalate. 
 
Attese le peculiari finalità della commissione, la scelta dei componenti non si è ispirata solo al dato della competenza tecnica nel campo dell'assistenza medica ma ha inteso abbracciare anche altri rilevanti campi del sapere e delle scienze umane, quali la filosofia, il diritto e la letteratura, proprio per assicurare una migliore comprensione della particolare condizione di vita delle persone anziane nelle variegate implicazioni di carattere umano ed esistenziale oltre che medico ed assistenziale. 
Al contempo si è inteso assicurare la presenza di sensibilità diverse, di tipo umano, culturale, religioso e professionale, proprio al fine di promuovere una riflessione a tutto tondo sulla delicata tematica. 
 
Per queste ragioni tra i membri della Commissione di recente istituzione, è stato indicato, in qualità di Presidente, S.E. Monsignor Vincenzo Paglia. 
Monsignor Paglia, da sempre infatti si è distinto per l'attenzione rivolta alle categorie fragili e, in particolare, agli anziani. 
Giova ricordare il suo impegno costante presso la Comunità di Sant'Egidio, che promuove da molti anni il programma «Viva gli Anziani !», un servizio di assistenza innovativo, volto a contrastare il fenomeno dell'isolamento sociale, attraverso modelli diversi rispetto agli strumenti ordinari, quali, ad esempio, i servizi residenziali. 
 
Oltre a rappresentanti del mondo scientifico ed ecclesiale, tra i componenti della commissione figurano filosofi, scrittori, giuristi e docenti universitari: in particolare, giova rammentare la presenza di Edith Bruck, scrittrice e poetessa, della Dottoressa Maite Carpio, regista e giornalista, del Professor Gampiero Dalla Zuanna, Ordinario di Demografia presso l'Università di Trento, della Professoressa Nerina Dirindin, Docente di Economia Pubblica e Politica Sanitaria dell'Università di Torino, di Simonetta Agnello Hornby, scrittrice, nonché del Professor Alessandro Pajno, giurista, già Presidente del Consiglio di Stato. 
 
La formazione poliedrica della Commissione, consentirà di condurre una riflessione ad ampio spettro sulla terza età nel contesto emergenziale. 
Grazie alle variegate esperienze dei suoi componenti la Commissione potrà fornire un utile contributo a ripensare e a rafforzare la tutela dei nostri anziani nel contesto dell'assistenza domiciliare in una visione integrale della persona, costantemente orientata al rispetto della dignità e del valore della vita".
 
Rosa Menga (M5S), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta che reputa rassicurante e che dimostra una presa d'atto circa la necessità di ridefinire il modello di assistenza sanitaria con l'obiettivo di prendersi cura delle persone in condizioni di maggiore fragilità. Nel manifestare apprezzamento per la riflessione in corso sull'evoluzione della presa in carico dei pazienti, adottando anche punti di vista differenti attraverso la partecipazione di esperti appartenenti al mondo filosofico, antropologico e religioso, ribadisce la laicità e l'universalità del Servizio sanitario nazionale. Ricorda che tale laicità costituisce una garanzia dell'apporto che anche le strutture di natura religiosa possono dare al sistema sanitario. 
 
Segnala, peraltro, l'assenza, nella commissione istituita dal Ministero, di rappresentanti delle professioni direttamente coinvolte nelle forme di assistenza, a partire dai medici di medicina generale, dagli assistenti sociali e dagli psicologi. In conclusione, esprime l'auspicio che vi sia un'interlocuzione con il Parlamento rispetto a questi temi e che sia possibile un rapido utilizzo, anche per l'attività di assistenza agli anziani, delle risorse derivanti dagli strumenti adottati in sede di Unione europea. 
24 settembre 2020
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