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Ministero della Salute. Il M5S potrebbe sostituire il sottosegretario Bartolazzi con Trizzino. Partita aperta nel PD
Le indicazioni dovranno essere pronte entro domani dal momento che si punta ad assegnare le deleghe entro il Consiglio dei Ministri del 12 settembre. Il M5S sembra intenzionato a voler sostituire Bartolazzi con Trizzino, componente della Commissione Affari Sociali della Camera. Il posto di Coletto, sottosegretario in quota Lega, sarà poi preso dal PD. C'è ancora grande incertezza sul nome. Continua il braccio di ferro tra le correnti dem. Tra i papabili Topo, deputato ex presidente della Commissione Sanità in Campania, e Federico Gelli
10 SET - Dopo il via libera da parte delle Camere al Governo Conte-bis, iniziano da oggi i lavori interni a M5S, PD e LeU per indicare le rispettive rose dei nomi per i ruoli di viceministri e sottosegretari. Le indicazioni dovranno essere pronte entro domani dal momento che si punta ad assegnare le deleghe entro il Consiglio dei Ministri del 12 settembre. 
 
Per legge, il governo non può essere composto da più di 65 membri e, al momento, l'esecutivo giallo-rosso, tra premier ministri e sottosegretario alla presidenza, conta 23 esponenti. Vi è dunque la possibilità di procedere a 42 nuove nomine ora.
 
Per quanto riguarda il Ministero della Salute, secondo indiscrezioni raccolte da Quotidiano Sanità, il Movimento 5 Stelle sembrerebbe intenzionato a sostituire l'attuale sottosegretario Armando Bartolazzi, con Giorgio Trizzino, componente della Commissione Affari Sociali della Camera. Al posto, poi, dell'uscente Luca Coletto in quota Lega, si libererebbe un posto che dovrebbe essere assegnato al PD. In questo momento, infatti, il ministro della Salute è espressione di LeU, i 5 Stelle hanno già un sottosegretario alla Salute oltre alla presidenza delle due commissioni sanità di Camere e Senato, e l'ultima casella rimasta libera spetterebbe ai dem.
 
Al Nazareno regna l'incertezza. Ancora in corso un braccio di fetto tra le correnti dem. In serata sembra essere uscito con forza il nome di Raffaele Topo, ex presidente dela Commissione Sanità della Regione Campania e attuale deputato della Commissione Finanze della Camera. Restano in ogni caso molto attivi i deputati 'renziani' per spingere il nome di Federico Gelli. L'ex responsabile sanità del partito, rimasto fuori dal Parlamento nell'ultima tornata elettorale, tornerebbe così a Roma con un ruolo al Ministero della Salute. I motivi dietro al pressing sul nome di Gelli sarebbero legati a questioni riguardanti le prossime elezioni regionali in Toscana. Al momento, in corsa per le primarie ci sono lo stesso Federico Gelli e l'attuale presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani. Quest'ultimo è considerato il candidato 'forte' scelto da Renzi. Da qui il tentativo dei 'renziani' di dirottare Gelli su Roma in modo da evitare il ricorso alle primarie e poter lanciare da subito la candidatura ufficiale ed unitaria del PD su Giani. Il 'nodo' resta sempre quello delle correnti: i 'renziani', che puntano ad avere due o tre nomine, starebbero spingendo per inserire la candidatura di Gelli in quota Zingaretti per non togliersi uno dei pochi posti messi a loro disposizione.
 
Altra contendente per il ruolo di sottosegretario alla Salute è Marina Sereni, già responsabile welfare del PD e nome vicino a quello del segretario Nicola Zingaretti, ma data più probabile al Ministero dell'Interno.
 
Giovanni Rodriquez
10 settembre 2019
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