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Dl Crescita. Nuovi emendamenti 5 Stelle sulle farmacie: abbassati tetti proprietà e apertura di “farmacie virtuali” nelle zone sprovviste
I titolari di farmacia (persone fisiche, società di capitali e cooperative) potranno controllare non più del 5% delle farmacie esistenti sul territorio di un medesimo comune e comunque non più del 10% su base nazionale. In caso di mancato adeguamento alle nuove norme entro 36 mesi, l’Agcm potrà comminare una sanzione di 100.000 euro per ogni esercizio di farmacia fuori limite. Un altro emendamento propone invece il ricorso a interfacce elettroniche per agevolare la distribuzione di farmaci dove non è presente una farmacia
17 MAG - Il M5S non demorde. Dopo lo stop all'emendamento a prima firma Nicola Provenza (M5S) al Decreto Calabria sulla proprietà delle farmacie (di persone fisiche, di società di persone o di capitali o cooperative a responsabilità limitata) presentato in Commissione Affari Sociali, lo stesso viene ora riproposto da Giorgio Trizzino (M5S) nell'ambito dell'esame del Decreto Crescita presso le Commissioni riunite Bilancio e Finanze di Camera e Senato.
 
La proposta di modifica era stata bloccata nei giorni scorsi alla Camera in quanto ritenuta inammissibile per estraneità alla materia trattata. Nell'emendamento si dispongono nuovi 'tetti' per le diverse fattispecie di proprietà delle farmacie modificando il contenuto della legge sulla concorrenza del 2017 che prevedeva che i soggetti proprietari potessero detenere "non più del 20 per cento delle farmacie esistenti nel territorio della medesima regione o provincia autonoma".  
 
Con questo emendamento il limite viene abbassato e meglio precisato prevedendo che i titolari di farmacia possano controllare non più del 5% delle farmacie esistenti sul territorio di un medesimo comune e comunque non più del 10% delle stesse su base nazionale
 
I nuovi limiti varranno anche per le farmacie società di capitali e cooperative a responsabilità limitata costituite anteriormente all'entrata in vigore delle nuove disposizioni. 
 
Altra novità prevista dall'emendamento sono le sanzioni. In caso di mancato rispetto di quanto previsto, l’Agcm dovrà infatti adottare una procedura di diffida e comminare le sanzioni previste (sanzione amministrativa pecuniaria fino al dieci per cento del fatturato realizzato in ciascuna impresa o ente nell'ultimo esercizio chiuso anteriormente alla notificazione della diffida).
In luogo di queste sanzioni, in caso di inosservanza delle nuove norme entro 36 mesi, l’Agcm potrà inoltre applicare una sanzione di 100.000 euro per ogni esercizio di farmacia di cui il soggetto sia titolare e che risulti eccedente rispetto al limite (ndr. nel testo dell'emendamento pubblicato qui sotto compare ancora per errore il riferimento all'Atto Camera 1816, ovvero il Decreto Calabria e non l'AC 1807 Decreto Crescita).
 


 

 Sempre a prima firma Trizzino troviamo poi un ulteriore emendamento volto ad agevolare la distribuzione di farmaci nelle zone più disagiate del Paese. Qui si dispone che il Ministero della Salute, entro 60 giorni dall'approvazione del provvedimento, debba adottare criteri per favorire la distribuzione di medicinali, assegnati direttamente dalla Regione o dall'Asl, mediante l'uso di un'interfaccia elettronica quale una farmacia virtuale, una piattaforma, un portale o mezzi analoghi riconosciuti e autorizzati esclusivamente dallo stesso Ministero.
 



Giovanni Rodriquez
17 maggio 2019
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