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Def 2019. Carnevali (Pd): “Previsioni oltre livello di guardia. Grillo affronti questioni aperte”
I 2 mld di euro aggiuntivi per il 2020 e 1,5 mld per il 2021 appaiono sempre meno reali e garantiti, visto che tutto dipende da previsioni di crescita iper ottimistiche. Si parla di aggiornamento dei Lea ma sono scomparsi dall’agenda dell’esecutivo e della Grillo sia il nomenclatore tariffario che il decreto tariffe. Nessun accenno all’aumento delle borse di studio in medicina. Questo Def è un libro delle buone intenzioni, con i piedi di argilla ed anche parecchio presuntuoso
17 APR - Con la previsione contenuta nel DEF del rapporto tra spesa sanitaria e PIL al 6,5 per cento nel 2021 e 6,4 nel 2022 siamo oltre il livello di guardia. Lo abbiamo ribadito più volte: le nozze con i fichi secchi non si possono fare, i professionisti della sanità sono stati già messi a dura prova ed abbiamo il dovere di garantire i LEA su tutto il territorio nazionale. Il quadro che abbiamo davanti è la dimostrazione pratica che quando si passa, come ha fatto la Ministra Grillo, dall’opposizione al Governo, si può smentire ed ignorare tutte le promesse annunciate di cambiamento rispetto al passato, riuscendo persino a fare peggio. Servono certezze ed in questo DEF non ci sono:
 
1. I 2 mld di euro aggiuntivi per il 2020 e 1,5 mld per il 2021 appaiono sempre meno reali e garantiti, visto che tutto dipende da previsioni di crescita iper ottimistiche. Serve disattivare le clausole di salvaguardia ma di contro abbiamo la volontà di realizzare progetti ambiziosi quanto iniqui come la Flat tax. Senza questa garanzia non ci sarà nessuna sottoscrizione del Patto della Salute ma allungheremo il brodo con tavoli tecnici, utili nell’attesa a condividere i passaggi con le Regioni.
 
2. Si parla di aggiornamento dei Lea ma sono scomparsi dall’agenda dell’esecutivo e della Grillo sia il nomenclatore tariffario che il decreto tariffe. Una vergogna che incide sulla vita delle persone con disabilità che attendono da due anni ciò che il Parlamento ha già approvato nel 2017.
 
3. Nessun accenno all’aumento delle borse di studio in medicina: le 900 previste nella Legge di bilancio 2019 per specializzandi e i 10 milioni più MMG non colmano l’imbuto formativo e, dopo aver respinto tutte le proposte del PD, si pensa di sbloccare definitivamente il Turn over ma vedremo realmente con quale efficacia.
 
4. L’aumento della spesa del 2,3 per cento pari a 1,3 mld nel 2019 rispetto alle previsioni di legge di bilancio, per altro attualmente non coperte, si presume siano imputate al rinnovo triennale del contratto del personale dipendente dirigente (commi 436 delle legge 145/2018) non realizzato e quindi trascinato nel 2019. Il trascinamento delle risorse previste nella scorsa legge di bilancio è attualmente assente: da chi e come verranno garantite?
 
In conclusione questo DEF è un libro delle buone intenzioni, con i piedi di argilla ed anche parecchio presuntuoso visto l’aleatorietà di risorse su cui si basa. Oggi il Presidente della Repubblica ha richiamato il premier Conte sia per l’estenuante attesa circa i decreti annunciati (sbocca cantieri e crescita) che per l’intenzione di fare altri decreti omnibus.
 
Mi auguro che la ministra Grillo riesca ad individuare la strada più idonea e più efficace per affrontare finalmente le questioni tanto attese, confrontandosi in Parlamento, prassi a lei praticamente sconosciuta.

On. Elena Carnevali
Componente Ufficio di Presidenza Gruppo PD
Camera dei Deputati 
17 aprile 2019
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