Il Ministro promette: “Presto, insieme alle Regioni, garantiremo tempi certi per ogni prestazione”. E poi sottolinea: “I direttori generali delle aziende sanitarie saranno valutati anche in base al raggiungimento degli obiettivi di salute connessi agli adempimenti dei Lea: questo significa che chi non mette l’efficienza delle liste d’attesa al primo posto del suo mandato, potrà essere rimosso dall’incarico”.
05 DIC - “Ho trasmesso alle Regioni il nuovo
Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa per riportare la salute dei cittadini nelle priorità dell’azione politica. Il piano mancava da quasi 10 anni e conteneva generiche azioni di governo. Ora mettiamo regole certe e stanziamo fondi per dire basta alle attese infinite per una visita medica o un esame diagnostico”. Così in un comunicato il Ministro della Salute,
Giulia Grillo commenta il nuovo Piano.
“Presto – prosegue - , insieme alle Regioni, garantiremo tempi certi per ogni prestazione. Grazie ai 350 milioni previsti in Legge di Bilancio per il triennio 2018-20 aiuteremo i territori a potenziare i servizi di prenotazione implementando i Cup digitali e tutte le misure per rendere più efficiente il sistema. Non erano mai state stanziate risorse dedicate specificatamente alle liste d'attese. Noi lo stiamo facendo. A Sud e a Nord, le regole saranno uguali per tutti, questo servirà a ridurre le diseguaglianze. È un primo passo concreto verso un cambiamento reale. La sanità del Paese deve ritornare in cima alle priorità dell’agenda politica”.
“Pur lasciando l’autonomia alle Regioni – rileva il Ministro -, il ministero della Salute garantirà il monitoraggio dei percorsi diagnostico-terapeutici, ma anche delle prestazioni ambulatoriali in regime libero-professionale. Sembrano concetti tecnici, ma riguardano la vita di tutti noi cittadini. Questo nuovo Piano è diretto innanzitutto ai pazienti, specialmente a quelli che in questi anni si sono sentiti abbandonati”.
“L’Osservatorio Nazionale sulle Liste di Attesa del ministero della Salute – spiega Grillo - sarà la cabina di regia che assicurerà ai cittadini un monitoraggio effettivo sui servizi sanitari e quindi sull’applicazione concreta del diritto alla salute, ma sarà anche uno stimolo per le Regioni. Le aziende sanitarie dovranno competere per offrire i servizi migliori, attivando un circolo virtuoso con ricadute positive sulle persone, ma anche sui lavoratori del Ssn, che devono sentirsi maggiormente valorizzati. I direttori generali delle aziende sanitarie saranno valutati anche in base al raggiungimento degli obiettivi di salute connessi agli adempimenti dei Lea: questo significa che chi non mette l’efficienza delle liste d’attesa al primo posto del suo mandato, potrà essere rimosso dall’incarico”.