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Legge Bilancio. “Da aumento costo tabacchi 600 mln per farmaci oncologici e cure palliative”, emendamento De Biasi sottoscritto da tutta la Commissione Sanità. E poi dal PD altre misure su precari e tetto di spesa del personale
L'emendamento, presentato dalla presidente della Commissione, prevede che 500 mln siano a copertura del fondo farmaci oncologici innovativi mentre i restanti 100 milioni saranno destinati al potenziamento delle reti di cure palliative e di terapie del dolore con particolare riferimento al settore pediatrico. De Biasi (Pd): "Così liberiamo risorse utili per i contratti". Presentati anche 4 emendamenti Pd sul personale e sull'estensione della platea per la stabilizzazione dei precari.
10 NOV - “Come presidente della commissione Sanità ho presentato un emendamento alla legge di bilancio, sottoscritto da tutta la commissione, che prevede il recupero di nuove risorse per la sanità intervenendo sulla variazione della tassazione dei tabacchi per un gettito di circa 600 milioni”. A spiegarlo è Emilia De Biasi, presidente della commissione Sanità di Palazzo Madama.
 
“Nell'emendamento – ha spiegato De Biasi – si prevede che di questi fondi vincolati, 500 milioni siano posti a copertura del fondo farmaci oncologici innovativi, fondo istituito nella scorsa legge di bilancio. I restanti 100 milioni saranno invece destinati al potenziamento delle reti di cure palliative e di terapie del dolore, come previsto dalla legge 38, con particolare riferimento al settore pediatrico. In questo modo libereremo altre risorse del fondo nazionale della sanità che saranno a disposizione delle Regioni per le esigenze più urgenti, a partire da quella del rinnovo dei contratti. Mi sembra – ha concluso la senatrice dem –  una scelta importante, certamente non una nuova tassazione quanto piuttosto un contributo alla salute pubblica e alla prevenzione”.
 
L'ipotesi della tassazione sul fumo per finanziare il Fondo farmaci innovativi in ambito oncologico era già stata ventilata negli scorsi anni sia dalla ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, che dagli stessi oncologi dell'Aiom. Non si era però mai arrivati a concretizzare una proposta per la secca bocciatura arrivata all'epoca dall'ex premier, Matteo Renzi, contrario all'inserimento di ogni genere di nuova tassazione. "Forse ci potrà essere qualche polemica con Renzi - ha spiegato De Biasi a Quotidiano Sanità - ma in questo modo il Parlamento manda un messaggio chiaro e forte sul problema fumo, dal momento che sappiamo che una parte rilevante del rischio oncologico deriva proprio dalle sigarette. Inoltre, troviamo in questo modo nuove risorse per il Fondo sanitario sottostimato".
 
Il Pd ha poi presentato ulteriori 4 emendamenti riguardanti il personale.
 
Stabilizzazione precari. Si estendono i requisiti per la partecipazione ai concorsi per i precari includendo anche chi ha rapporti di lavoro atipici e discointinui nel tempo. "Non si tratta di una sanatoria - ha sottolineato a Quotidiano Sanità il capogruppo Pd in Commissione Sanità Amedeo Bianco-. Semplicemente si tenta di dare in questo modo risposte a quella 'creatività' nei rapporti di lavoro venutasi a creare in questi anni a seguito delle misure di blocco delle assunzioni e del turnover".
 
"C'è poi un'ulteriore questione delicata - ha proseguito Bianco - ossia quella che riguarda quei lavoratori con contratti che definisco 'atipici 2.0'. Si tratta cioè di quegli operatori che hanno rapporti di lavoro non direttamente con la Pubblica Amministrazione ma con soggetti terzi, ad esempio le cooperative. In questo modo potranno vedersi riconosciuta l'attività da loro effettivamente svolta. Di recente anche la Regione Lazio ha tentato di affrontare la questione. Ripeto, non si sana nessuno, ma si propone solo un allargamento della platea di coloro che potranno partecipare alla selezione per le stabilizzazioni".
 
Defiscalizzazione produttività aggiuntiva. "Abbiamo proposto una defiscalizzazione della produttività aggiuntiva", ha spiegato il capogruppo Pd. "Si tratta di una misura sperimentale, proposta per un biennio e per un importo massimo di 50mila euro l'anno. Si tratta di riconoscere a tutte quelle prestazioni aggiuntive nel Ssn volte al contenimento delle liste d'attesa lo stesso trattamento fiscale previsto per il privato".
 
Tetto spesa personale. "Sappiamo che in questi anni, per rispondere alla crisi, è in vigore un tetto di spesa per il personale che per il quale non può essere superato l'ammontare relativo all’anno 2004 meno l’1,4%. Ora, nel rispetto dell'equilibrio di bilancio delle Regioni e delle singole Asl, proponiamo di eliminare quel riferimento all'1,4% - spiega Bianco -. Questo, concretamente, si potrebbe tradurre in circa 6-7mila nuove assunzioni".
 
Retribuzione individuale di anzianità. Si punta, infine, alla salvaguardia della Ria, "perché in questi anni sono stati svuotati i Fondi aziendali", ha concluso Bianco.
 
Giovanni Rodriquez
10 novembre 2017
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