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Manovra. Bonaccini (Regioni): “Bene 2 mld in più su sanità ma aspettiamo testo”. Rinviato il parere Stato Regioni su Melazzini a Dg Aifa
Le Regioni attendono il testo definitivo della manovra che è atteso per l’approdo in Parlamento. In ogni caso ribadito il giudizio positivo sui 2 mld in più previsti per il Fondo sanitario 2017. Salta invece il parere della Stato Regioni, previsto per oggi, sulla nomina di Mario Melazzini al vertice dell'Agenzia del farmaco.
20 OTT - “Aspettiamo di vedere i numeri e le carte che saranno in portati in Parlamento. Ma sulla sanità mi pare di poter dire che 2 mld in più come avevamo stabilito nell’intesa Stato-Regioni siano giusti e indispensabili” anche perché “non ci credeva più nessuno”. Così al termine della Conferenza delle Regioni il presidente Stefano Bonaccini.
 
“Dopo gli 1,3 mld dell’anno scorso anno e questa conferma di 2 mld – ha precisato - c’è lo spazio per vedere attuate quelle politiche necessarie a partire dalla spesa che per i farmaci oncologici e per l’epatite C. Sul tema dell’extra sanità abbiamo ancora alcuni punti da verificare meglio con il Governo”.
 
Bonaccini ha poi parlato anche della nomina a Dg dell’Aifa di Mario Melazzini evidenziando però come l’esame del parere previsto oggi in Stato-Regioni “è stato rinviato alla prossima settimana”.
 
 
Tornando alla manovra il vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Giovanni Toti ha ribadito come “l’incremento del fondo sanitario di 2 miliardi di euro, ove fosse vero, è certamente una buona notizia ancorché si tratta di risorse vincolate a tutta una serie di spese e costi nuovi rispetto all''anno passato. Quindi non si tratta di un reale incremento ma della copertura di costi: comunque ben venga, perché poteva non esserci neppure quella". 
 
“Abbiamo fatto delle valutazioni per il momento su delle slide perché il testo non esiste - ha aggiunto - la valutazione vera comincerà quando vedremo i numeri nero su bianco". Per Toti "il vero problema è sul bilancio non sanitario e sui tagli previsti già dal piano pluriennale di finanza pubblica: la situazione è piuttosto preoccupante e ci riserviamo di approfondire nelle prossime ore con il governo”.
 
A margine della conferenza il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano è tornato poi sulla situazione dell’Ilva di Taranto e sulla possibilità di deroga al Dm 70 sugli standard ospedalieri. “L'aspettativa di vita di un tarantino è di 7 anni inferiore a quella di un barese: questo è intollerabile e riguarda soprattutto la ristrutturazione produttiva dell'Iva – ha detto - . Esiste anche un problema sanitario: con le stesse regole delle altre Regioni, con il dm 70, non siamo in grado di affrontare questa emergenza sanitaria. Ho chiesto, e credo ottenuto, unanime sostegno da parte di tutte le Regioni italiane sulla possibilità per la Puglia di derogare le norme ordinarie per rafforzare il sistema sanitario tarantino, come il Consiglio regionale della Puglia mi aveva chiesto di verificare. Dunque oggi sono molto soddisfatto e grato alle Regioni italiane per il sostegno che abbiamo ricevuto". "Non ho appuntamenti col governo, ora parliamo dell'aspetto sanitario e la Conferenza delle Regioni si sta occupando della Legge di Stabilità, anche se nessuno sa dove sia perché fisicamente è introvabile - ha aggiunto -. E' chiaro che queste eventuali deroghe giuridiche ai limiti organizzativi sanitari dovevano essere discussi dentro l'ambito della legge di Stabilità”. 
 
20 ottobre 2016
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