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Manovra sanità. Ecco la mappa dei tagli regione per regione. Dai 385 mln della Lombardia ai 222 di Lazio e Campania
In Sicilia si raggiungono i 193 mln, e la quota si ferma a 190 mln in Veneto. Queste le Regioni più colpite dagli emendamenti governativi recepiti nel maxiemendamento al Decreto Enti Locali approvato al Senato. I tagli per beni e servizi ammontano a 219 mln in Lombardia, e 126 mln in Lazio e Campania. A questi si aggiungono poi le misure sulla farmaceutica, quelle sull'inappropriatezza e i nuovi standard ospedalieri. LA TABELLA
30 LUG - I tagli alla sanità da 2,352 mld concordati all’interno dell’intesa Stato Regioni dello scorso 2 luglio si apprestano a diventare legge. Dopo l’approvazione al Senato del maxiemendamento sul Decreto Enti Locali, è di oggi l’annuncio del voto di fiducia alla Camera, sullo stesso testo, già programmato per il prossimo 4 agosto. Come noto questa sforbiciata è il frutto di una serie di misure, tutte già contenute nell’intesa del 2 luglio, che vanno dai tagli ai contratti (già in essere) di acquisto di beni e servizi sanitari e dispositivi medici, al taglio dei primariati in eccesso dopo l’applicazione dei nuovi standard ospedalieri, fino alla chiusura delle convenzioni con le case di cura con meno di 40 letti e l’applicazione ferrea dei nuovi parametri di efficienza negli ospedali, che dovranno lavorare a pieno regime per rispettare i nuovi tassi di ospedalizzazione. A questi si aggiungono, poi, interventi che puntano a contrastare le prestazioni sanitarie considerate inutili o inappropriate nel campo della specialistica ambulatoriale e nella riabilitazione. Infine, altre misure da oltre 300 mln sono previste per la farmaceutica.

Ma a livello territoriale come saranno ripartiti questi tagli? Vediamolo insieme.
 
Il peso maggiore ricadrà sulla Lombardia che, complessivamente, vedrà ridurre le sue entrate di 385 mln. A seguire Lazio e Sicilia, rispettivamente con 222,5 e 222 mln. Infine il Veneto con oltre 190 mln. Fanalino di coda la Valle d’Aosta con poco meno di 5 mln.

Passando ad analizzare le singole voci di spesa possiamo vedere come, solo nel settore beni e servizi, si registrano per la Lombardia tagli che ammontano ad oltre 219 mln. Le stesse voci di spesa si fermano ad oltre 126 mln per il Lazio e la Campania.

Dal nuovo regolamento sugli standard ospedalieri si prospettano ‘risparmi’ complessivi da oltre 210 mln di euro. In testa alla classifica sempre la Lombardia con 34,3 mln, seguita da Lazio e Campania che si assestano a quota 19,8 mln.
Infine, dal contrasto all’inappropriatezza e dalle misure sulla farmaceutica si prospettano ‘recuperi di efficienza’ rispettivamente per 194,9 mln e 308 mln.

Di seguito il prospetto completo
 

 

 

Fonte: elaborazione M5S commissione Affari Sociali
30 luglio 2015
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