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Decreto Opg. Basta ricoveri, programmi individualizzati di dimissione e formazione agli operatori. Il testo emendato dal Senato 
Questi i cardini su cui poggiano gli emendamenti approvati dalla Commissione Igiene e Sanità che, congiuntamente alla Commissione Giustizia, è intervenuta nel decreto di proroga relativo al superamento degli Opg. De Biasi, Pd, “chiediamo programmi certi per chiudere quella che è stata definita una vergogna italiana”. IL TESTO CON GLI EMENDAMENTI
17 APR - Le Commissioni Sanità e Giustizia del Senato hanno concluso il loro lavoro sugli emendamenti alla legge di “Conversione del decreto-legge 31 marzo 2014, n. 52, recante disposizioni urgenti in materia di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari”. Quello che in sostanza ha prorogato di un altro anno la vita di queste strutture. E su questo punto Emilia Grazia De Biasi, Pd, presidente della XII Commissione Igiene e Sanità del Senato chiede al governo “rigore in una ennesima proroga, e sottolineo purtroppo ennesima, alla quale desideriamo che non ne seguano altre. Chiediamo programmi certi per chiudere quella che è stata definita una vergogna italiana”.
 
Il testo che andrà al voto dell’Aula di Palazzo Madama il prossimo mercoledì 23 aprile, prevede che il giudice disponga nei confronti dell'internato “l'applicazione di una misura di sicurezza diversa dal ricovero” in un opg o “in una casa di cura e custodia, salvo quando sono acquisiti elementi dai quali risulta che ogni misura diversa non è idonea ad assicurare cure adeguate ed a fare fronte alla sua pericolosità sociale”.
 
Il secondo degli otto emendamenti approvati prevede poi che dalla data di entrata in vigore della legge “non può essere disposta l'applicazione provvisoria della misura di sicurezza del ricovero provvisorio in Opg”, o in casa di cura e custodia. Qualora, durante un processo si verificasse la pericolosità sociale di un imputato questo deve essere ricoverato in modo “provvisorio in idonea struttura del servizio psichiatrico ospedaliero”.
 
Le regioni e le province di Trento e di Bolzano sono chiamate a predisporre “programmi individualizzati di dimissione di ciascuna delle persone ricoverate alla data del 31 marzo 2014 negli ospedali psichiatrici giudiziari”. E, per quei pazienti per i quali è stata accertata la persistente pericolosità sociale il programma deve “documentare in modo puntuale le ragioni che sostengono l'eccezionalità e la transitorietà del prosieguo del ricovero”.
 
Entro il prossimo 15 giugno le regioni possono modificare i programmi presentati in precedenza al fine di provvedere alla riqualificazione dei dipartimenti di salute mentale, contenere il numero complessivo di posti letto da realizzare nelle strutture sanitarie. Inoltre
le regioni devono organizzare “corsi di formazione per gli operatori del settore finalizzati alla progettazione e alla organizzazione di percorsi terapeutico riabilitativi e alle esigenze di mediazione culturale”.
 
È scritto inoltre che “fino al superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, l'attuazione delle disposizioni di cui al presente articolo costituisce adempimento ai fini della verifica dal Comitato permanente per la verifica dell'erogazione dei livelli essenziali di assistenza”.
 
Una volta entrato in vigore la legge è attivato un tavolo per il superamento degli Opg composto dai ministeri della Salute e Giustizia, delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano. Scopo è il monitoraggio e il “coordinamento delle iniziative assunte per garantire il completamento del processo di superamento degli Opg”. Ogni tre mesi il Ministro della salute e il Ministro della giustizia trasmettono alle Camere una relazione sullo stato di attuazione della legge. 
17 aprile 2014
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