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Manovra. Schillaci: “Al lavoro per ulteriore intervento su personale”. E poi annuncia proroga obbligo mascherine negli ospedali
Il Ministro della Salute ospite di Adnkronos Live: “Credo che la fase emergenziale ormai è ampiamente superata. Qualcuno dice che siamo stati fortunati - aggiunge - Non siamo stati fortunati, non abbiamo trascurato nulla da quando siamo al governo, nell'interesse della salute dei cittadini”.
20 DIC -

“Stiamo valutando se è possibile fare qualche intervento già subito in Manovra per dare dei segnali” agli operatori sanitari del Servizio sanitario nazionale. “Credo che qualche piccolo intervento si possa ancora fare e stiamo cercando di farlo, nell'interesse degli operatori”. Ad annunciarlo il ministro della Salute Orazio Schillaci, ospite di Adnkronos Live.

“Ribadisco l'attenzione da parte mia e del ministero della Salute verso tutti gli operatori sanitari. Siamo arrivati in un momento complesso dopo la pandemia, la guerra in Ucraina, la crisi energetica, però questo Governo ha stanziato per quest'anno 2,15 miliardi in più rispetto a quello preventivato. C'è l'attenzione verso i problemi del Ssn che - ha ricordato - però sono annosi e vengono da dieci anni di definanziamento del Ssn, da una programmazione sbagliata nel numero di accessi alle Facoltà di Medicina”.

Schillaci ha poi anticipato che “l’obbligo di indossare le mascherine in ospedali, strutture sanitarie e Rsa, in scadenza il 31 dicembre, sarà riprorogato, almeno fino a primavera. Una delle poche cose che mi ha un po' infastidito da quando sono diventato ministro - afferma - è che qualcuno ha scritto, e continua ancora oggi a farlo, che volevamo togliere questo obbligo e poi ci abbiamo ripensato. Non ci abbiamo mai ripensato. Non abbiamo tolto l'obbligo - rimarca Schillaci - e lo riprorogheremo: indossare le mascherine in ospedale è una forma di rispetto verso i pazienti più deboli”. Il ministro sta discutendo la questione con gli esperti e a breve, dunque, arriverà la proroga dell'obbligo.

Sempre sul Covid il Ministro ha precisato che “siamo in una fase molto diversa da quella vissuta negli anni precedenti, in particolare i dati dell'ultima settimana testimoniano come ci sia un netto calo nell'incidenza dei nuovi contagi Covid-19, la pressione sugli ospedali, sia per i ricoveri ordinari sia per le terapie intensive, è molto migliorata. Siamo in una fase endemica, dobbiamo imparare a convivere con questo virus, ma siamo molto più tranquilli. E finalmente, dopo 2 anni e mezzo, credo che ci stiamo lasciando alle spalle questa terribile esperienza che tutti abbiamo vissuto”.

“Credo che la fase emergenziale ormai è ampiamente superata -ha ribadito il ministro -. Qualcuno dice che siamo stati fortunati - aggiunge - Non siamo stati fortunati, non abbiamo trascurato nulla da quando siamo al governo, nell'interesse della salute dei cittadini”.

E riferendosi alle imminenti vacanze ha precisato che “questo Natale credo che tutti gli italiani se lo siano meritato. Dobbiamo avere però attenzione ai fragili, è chiaro che se una persona è sintomatica è meglio non andare a trovare i nonni, oppure è meglio indossare la mascherina se pensa che possa trasmettere qualche virus. Ma credo che finalmente possiamo vivere un Natale in famiglia sereno, dopo tante sofferenze e restrizioni”.

Il Ministro ha poi parlato anche del futuro del Ssn per cui occorre “razionalizzare le spese”, anche “investendo in prevenzione, una prevenzione che deve cominciare dalle scuole elementari, educando i ragazzi più piccoli a un sano stile di vita, che deve riguardare sia abitudini alimentare sane ma anche, ad esempio, l'attività fisica. Altrimenti, per quanti soldi in più si possano mettere in sanità, è un sistema che alla lunga non può reggere”.

E a proposito ha anche annunciato l’arrivo a gennaio di “una campagna sulla nutrizione con qualche evento mirato. Poi si opererà in accordo col ministero dell'Istruzione e del Merito, perché io credo che il target giusto sia quello dei ragazzi più piccoli, quelli delle elementari. Occorre sin da subito insegnare ad alimentarsi bene, insegnare come vivere bene perché la salute deve tenere conto di molteplici aspetti che oggi la sanità ci offre”.

Infine una battuta sul Mes: “Credo che sul Mes si aprirà un dibattito parlamentare: il Parlamento è sovrano e prenderà le decisioni che riterrà più opportune. E' chiaro che la sanità ha bisogno di maggiori fondi, però, grazie alla ricerca e all'innovazione, ci saranno” ad esempio, “farmaci sempre più importanti per la vita dei pazienti” con ripercussioni conseguenti anche sulla spesa pubblica: "io credo dunque non solo ci sia bisogno di più risorse, ma di trovare anche un modo di razionalizzare” la spesa, ad esempio “investendo in prevenzione”.

20 dicembre 2022
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