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I controlli su bus e metropolitane affidati anche ai controllori delle società di trasporto. Tutti i lavoratori obbligati alla vaccinazione, se inadempienti, saranno sospesi senza stipendio. Poliziotti compresi
Il ministero dell'Interno ha diramato ieri le indicazioni per i Prefetti, le Forze dell’Ordine e gli enti interessati per ottimizzare le attività di controllo in vista dell’entrata in vigore delle nuove norme sul green pass e ha sottolineato che tutte le categorie di lavoratori, tra le quali rientrano anche le Forze dell’Ordine, con obbligo di vaccinazione dal 15 dicembre, rischiano la sospensione dal servizio e dello stipendio se non si vaccineranno. LA CIRCOLARE.
03 DIC - “La vaccinazione costituisce requisito essenziale per lo svolgimento delle attività lavorative dei soggetti obbligati, con la conseguenza che l'eventuale inadempimento determina l'immediata sospensione dal servizio, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro. Durante il periodo di sospensione non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominati”, lo ricorda il Ministero dell’Interno in una una circolare inviata ieri sera ai Prefetti e alle altre istituzioni interessate alla verifica del rispetto di quanto stabilito dall’ultimo decreto sull'estensione di applicazione del vecchio Green Pass e sul nuovo Green Pass “rafforzato” in vigore dal 6 gennaio e sui nuovi obblighi vaccinali per alcune categorie di lavoratori che scatteranno a partire dal prossimo 15 dicembre.
 
La circolare evidenzia anche gli ambiti di applicazione delle nuove norme sul Green Pass, sia nella versione con tampone che in quella riservata ai soli vaccinati e guariti.
 
In particolare l’obbligo del “vecchio” Green Pass viene ora esteso anche a:
1) gli alberghi e le altre strutture ricettive, compresi i relativi servizi di ristorazione riservati ai clienti ivi alloggiati;
2) gli spazi adibiti a spogliatoi e docce per lo svolgimento anche di attività sportive all'aperto, con esclusione degli accompagnatori delle persone non autosufficienti in ragione dell'età o di disabilità;
3) il trasporto locale, regionale, interregionale, compreso quello effettuato dalle navi e dai traghetti impiegati per i collegamenti marittimi nello Stretto di Messina e da e per l'arcipelago delle Isole Tremiti;
4) i servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale effettuati mediante autobus adibiti a servizio di noleggio con conducente.
 
Il Ministero dell’Interno chiarisce poi alcune differenti ambiti di applicazione tra i due documenti specificando che “solo i soggetti in possesso di una certificazione verde di avvenuta vaccinazione o di avvenuta guarigione possano fruire dei servizi, svolgere le attività ed effettuare gli spostamenti per i quali, nelle medesime zone, siano previste limitazioni o sospensioni ulteriori rispetto a quelle della zona bianca. Ad esempio, la consumazione al tavolo nei ristoranti e negli esercizi pubblici potrà sempre avvenire, e senza le limitazioni afferenti al numero dei commensali”.
 
Mentre per i trasporti locali, anche urbani, sarà sufficiente il green pass con tampone così come “per accedere ai servizi di ristorazione svolti all'interno di alberghi o di altre strutture ricettive e riservati esclusivamente ai clienti ivi alloggiati”.
 
Ma lo scopo principale della circolare è evidentemente quello di fornire indicazione alle autorità locali e alle forze dell’Ordine su come procedere al meglio nell’attività di controllo.
Uno dei punti dolenti era infatti quello dei controlli sui mezzi di trasporto locali fino ad ora esenti dall’obbligo di gren pass proprio per le dichiarate difficoltà di verifica.
 
Ora il Ministero dell’Interno specifica l'esigenza “che la Polizia di Stato e l'Arma dei Carabinieri indirizzino le rispettive attività, con il necessario ausilio degli operatori di Polizia municipale, prioritariamente nel settore del trasporto pubblico locale, con riguardo sia alle linee di superficie che a quelle metropolitane”.
 
“Sempre in tale ambito – chiarisce la circolare - appare opportuno rammentare la decisiva rilevanza del contributo degli enti gestori, in particolare attraverso il proprio personale addetto alle verifiche, in possesso della qualifica di incaricato di pubblico servizio”, in sostanza i “vecchi” controllori delle linee di trasporto metropolitane.
 
Ma tutto, sottolinea il ministero, dovrà avvenire salvaguardando “le esigenze di fluidità del servizio, soprattutto allo scopo di scongiurare, specie nel trasporto pubblico locale di superficie, possibili assembramenti ed eventuali ricadute di ordine pubblico”.
 
Attenzione anche ai servizi di ristorazione dove si punta essenzialmente “all'attività di controllo della Polizia municipale” cercando di evitare “sovrapposizioni con l'attività delle altre Forze di polizia, in particolare della Guardia di Finanza, e rendere più efficace ed efficiente l'azione di controllo”.
03 dicembre 2021
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