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Question time/1. Speranza: “Da oggi terza dose aperta alla fascia 18-39 anni”
Ad oggi, in Italia, sono state somministrate 96.335.441 dosi. Le terze dosi nella giornata di ieri sono state circa 315.290. E “da oggi apriamo la possibilità del richiamo anche alla fascia generazionale tra 18 e 39 anni. Questo ci consentirà un’accelerazione”. Lo ha detto il ministro Speranza rispondendo a Noja (Italia Viva). “Il commissario Figliuolo - ha fatto sapere Speranza - ha disposto, nelle ultime ore, degli obiettivi che porteranno ad un'ulteriore crescita della campagna di vaccinazione”.
01 DIC - “Da oggi - proprio da oggi 1° dicembre - apriamo la possibilità del richiamo anche alla fascia generazionale tra 18 e 39 anni, sempre a 5 mesi dal completamento del primo ciclo. Questo ci consentirà senz'altro un'accelerazione. Ma voglio essere chiaro, resta, però, vigente la priorità per le categorie più fragili, resta vigente la priorità per gli immunodepressi e anche per la popolazione più anziana che, per via dell'età, è naturalmente più esposta”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, rispondendo in aula alla Camera all’interrogazione sulla campagna vaccinale anti Covid presentata da Lisa Noja (Italia Viva).

“Il commissario Figliuolo - ha quindi fatto sapere Speranza - ha disposto, proprio nelle ultime ore, degli obiettivi, target che porteranno ad un'ulteriore crescita di questa campagna di vaccinazione e noi lavoreremo sicuramente ancora nei prossimi giorni al rafforzamento degli hub, ad un coinvolgimento ancora più significativo dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, che rappresentano una leva essenziale per la sanità del territorio, e anche delle farmacie, il cui numero dove si fa una somministrazione anche di vaccino continua a crescere”.

La risposta di Speranza. Ringrazio gli interroganti che mi consentono di tornare su un tema fondamentale per il nostro Paese qual è in questo momento la campagna di vaccinazione. Sono molto convinto che essa rappresenti lo strumento fondamentale per gestire questa fase epidemica che, come si vede dai numeri che, tra l'altro, venivano riportati nell'interrogazione, sono crescenti in maniera significativa a livello europeo e in maniera ridotta, ma comunque significativa, anche nel nostro Paese. I numeri della nostra campagna di vaccinazione sono molto incoraggianti. A stamattina alle 6, siamo arrivati a 96.335.441 dosi somministrate. Questo è avvenuto in poco più di 11 mesi. Mi sia consentito ancora di ringraziare il nostro personale sanitario che ha reso possibile un'impresa significativa con i numeri che ho riportato. Le prime dosi sono ormai all'87,44 per cento della popolazione vaccinabile; il ciclo completo all'84,58 per cento e anche i richiami segnalano numeri interessanti: a stamattina alle 6, siamo a 6.543.004 richiami effettuati. Voglio segnalare in modo particolare i dati degli ultimi giorni. Negli ultimi giorni, anche per effetto delle misure annunciate dal Governo, c'è stata una crescita significativa delle prime dosi: nella giornata di lunedì abbiamo avuto 32.901 prime dosi, nella settimana precedente la media di prime dosi era tra 15.000 e 20.000, quindi un salto in avanti importante.

Ancora, le terze dosi nella giornata di ieri sono state circa 315.290. Da oggi - proprio da oggi 1° dicembre - apriamo la possibilità del richiamo anche alla fascia generazionale tra 18 e 39 anni, sempre a 5 mesi dal completamento del primo ciclo. Questo ci consentirà senz'altro un'accelerazione. Ma voglio essere chiaro, resta, però, vigente la priorità per le categorie più fragili, resta vigente la priorità per gli immunodepressi e anche per la popolazione più anziana che, per via dell'età, è naturalmente più esposta. Il commissario Figliuolo ha disposto, proprio nelle ultime ore, degli obiettivi, target che porteranno ad un'ulteriore crescita di questa campagna di vaccinazione e noi lavoreremo sicuramente ancora nei prossimi giorni al rafforzamento degli hub, ad un coinvolgimento ancora più significativo dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, che rappresentano una leva essenziale per la sanità del territorio, e anche delle farmacie, il cui numero dove si fa una somministrazione anche di vaccino continua a crescere. In conclusione, ribadisco che il vaccino per noi è la chiave fondamentale con cui provare a gestire questa fase diversa; ma chiaramente insieme al vaccino è fondamentale continuare anche ad investire sui comportamenti corretti a partire dall'utilizzo delle mascherine.

La replica di Noja. Noi ringraziamo molto il Ministro per le informazioni e le risposte che ci ha dato, perché dimostra, ancora una volta, che la strategia che stiamo, che state seguendo è quella corretta. Ministro, è un momento molto delicato della pandemia per la nuova variante Omicron, perché questa variante arriva nel momento in cui c'è la discesa per molti cittadini della difesa anticorpale e, quindi, l'esigenza del booster perché non dobbiamo nasconderci che nella popolazione c'è ormai una stanchezza psicologica; siamo a quasi 2 anni dall'inizio della pandemia, insomma siamo tutti affaticati. In questa fase noi riteniamo che sia molto importante la comunicazione, la chiarezza nei messaggi che vengono dati. Noi ci apprestiamo anche ad affrontare la sfida della vaccinazione sui più piccoli e, come diceva lei, i pediatri saranno fondamentali anche per spiegare l'importanza della vaccinazione per gli over 5 ai genitori che dovranno vincere le resistenze.

Dobbiamo affrontare la sfida dell'omogeneità territoriale, perché ancora una volta alla campagna vaccinale i territori non stanno rispondendo tutti nello stesso modo. Dobbiamo sostenere i sanitari che vivono ormai da mesi in una condizione di affaticamento molto importante e l'arrivo di un'altra ondata sta creando in loro un sentimento di stress e di affaticamento del tutto comprensibile. Poi, c'è il tema del coordinamento con gli altri Paesi europei. Abbiamo visto con questa nuova variante che, o la risposta e le misure sono presi tutti insieme, oppure un Paese da solo non può farcela.

Noi abbiamo molto apprezzato il fatto che stavolta, meglio che in passato, i Paesi europei sono stati capaci di coordinarsi, però questa risposta deve essere ancora più forte e, da ultimo, il rafforzamento di tutte le procedure di tracciamento e di sequenziamento delle varianti proprio perché ci son parti del mondo, purtroppo, ancora in cui la vaccinazione è molto indietro; il rischio che queste recrudescenze legate alle varianti portino a un aumento dei contagi è molto attuale.

Quindi, noi sosteniamo fortemente la strategia di precauzione, ma anche di assunzione della responsabilità di un rischio calcolato del Governo, che sta concedendo a tutti noi di continuare una vita semi normale che, però, si fonda, perché possa proseguire, sul senso di responsabilità del Governo, del Parlamento e naturalmente di tutti i cittadini che continuiamo a ringraziare, perché gli italiani fino ad oggi hanno dimostrato un senso di comunità e un senso di responsabilità spesso devo dire maggiore di quello che viene raccontato anche dai media, che a volte si concentrano solo su sparute minoranze invece di raccontare della grande maggioranza dei cittadini italiani che ad oggi ha consentito al nostro Paese di raggiungere risultati migliori di quelli di tanti altri Paesi.
01 dicembre 2021
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