Manovra. In Commissione Sanità ordine del giorno di maggioranza per il rafforzamento del sistema trasfusionale pubblico
L'ordine del giorno a prima firma della presidente della XII Commissione del Senato, Annamaria Parente, impegna il Governo a considerare l'opportunità di "intraprendere progettualità innovative per il rafforzamento del sistema trasfusionale pubblico, finalizzate all'incremento dei volumi di sangue e di plasma raccolti, alla attuazione regionale degli accordi sanciti, alla promozione del buon uso del sangue e degli emoderivati, al rafforzamento della medicina trasfusionale".
IL TESTO
26 NOV - La Commissione Sanità del Senato punta a rafforzare il sistema trasfusionale pubblico. E' stato infatti approvato un ordine del giorno alla manovra, a prima firma della presidente della XII Commissione del Senato,
Annamaria Parente (IV), che impegna il Governo ad intervenire per raggiungere quelll'indipendenza strategica già prevista dalla legge 219/2005.
Più in particolare, l'ordine del giorno sottoscritto anche da
Maria Rizzotti (FI),
Paola Boldrini (PD) e
Michelina Lunesu (Lega) imepgna il governo al fine "di garantire uniformi livelli essenziali di assistenza su tutto il territorio nazionale e consentire di raggiungere l'indipendenza strategica prevista dalla legge 219/2005, a considerare, nel contesto dei ruoli già previsti e attribuiti agli attori del sistema trasfuzionale dalla legge 219/2005, l'opportunità di intraprendere progettualità innovative per il rafforzamento del sistema trasfusionale pubblico, finalizzate all'incremento dei volumi di sangue e di plasma raccolti, alla attuazione regionale degli accordi sanciti, alla promozione del buon uso del sangue e degli emoderivati, al rafforzamento della medicina trasfusionale, rivolgendo particolare attenzione all'elaborazione di strumenti di sostegno per le regioni storicamente carenti, e ribadendo, quindi, l'obbligo di utilizzo prioritario del prodotto proveniente dalla lavorazione del plasma nazionale, anche attraverso misure volte a garantire e incoraggiare lo scambio delle eccedenze tra regioni".