In zona gialla tornerebbe l'obbligo di indossare la mascherina all'aperto. La capienza degli spettacoli aperti al pubblico (cinema, teatri etc.) passerebbe dal 100% al 50%. La capienza per gli sport agonistici (stadi, autodromi etc.) passerebbe invece dall'attuale 75% al 50% all'aperto, e dal 60% al 35% al chiuso. Verrebbero inoltre chiuse le discoteche e sale da ballo. Nessun limite invece (salvo ripensamenti del Governo) per le persone con green pass sedute al chiuso ad uno stesso tavolo in bar e ristoranti.
16 NOV - A causa dell'alta incidenza e del tasso di occupazione di posti letto causa Covid, il Friuli Venezia Giulia e la PA di Bolzano rischiano concretamente il passaggio in zona gialla. Ad oggi 16 novembre, il Friuli Venezia Giulia fa registrare un'incidenza di 270 ed un'occupazione del 13% dei posti letto di area medica e del 14% delle terapie intensive per Covid. A Bolzano, invece, l'incidenza è già arrivata a 401,8 mentre il 14 % dei posti letto di area medica e del 9% delle terapie intensive è occupato da pazienti Covid.
In caso di passaggio dalla zona bianca a quella gialla, cosa cambierebbe? Innanzitutto tornerebbe l'obbligo di indossare la mascherina all'aperto. La capienza degli spettacoli aperti al pubblico (cinema, teatri etc.) passerebbe dal 100% al 50%.
La capienza per gli sport agonistici (stadi, autodromi etc.) passerebbe invece dall'attuale 75% al 50% all'aperto, e dal 60% al 35% al chiuso. Verrebbero inoltre chiuse le discoteche e sale da ballo.
Nessun limite invece (salvo ripensamento del Governo) per le persone con green pass sedute al chiuso ad uno stesso tavolo in bar e ristoranti. Le faq del Governo lo avevano infatti già escluso dalla scorsa estate quando si sottolineva che in area gialla
"restano aperti i bar, i ristoranti e tutte le altre attività di vendita o somministrazione di cibi e bevande. Il consumo di prodotti al banco o all'aperto è consentito a tutti i clienti. Il servizio e il consumo al tavolo al chiuso è invece consentito solo ai clienti dotati di una certificazione verde valida o a quelli che ne siano esenti".
E ancora che
"è inoltre consentita senza restrizioni la vendita di cibi e bevande da asporto. La permanenza all'interno dei locali è consentita anche ai clienti sprovvisti di certificazione verde valida, per il tempo necessario all'acquisto e al ritiro dei prodotti".
Giovanni Rodriquez