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Lorenzin su ellaOne: "Chiederò ad Aifa monitoraggio della letteratura scientifica per garantire corretta informazione"
24 MAG - "Come Ministro della salute, ho sempre sottolineato l'importanza di una procreazione cosciente e responsabile, quindi della necessità di assicurare ad ogni donna il miglior livello di consapevolezza in merito a scelte così intime ed importanti per la vita propria e dei propri figli. Tra i contraccettivi d'emergenza si colloca il farmaco ellaOne, che agisce da modulatore del recettore del progesterone, impedendo le gravidanze principalmente mediante la prevenzione o il ritardo dell'ovulazione. Riferisco ancora che l'Aifa, al fine di garantire la tutela della salute della donna e di prevenire possibili forme di abuso del farmaco, ha diffuso, in data 11 febbraio 2017, una nota informativa per sensibilizzare gli operatori sanitari a segnalare, attraverso un apposito registro, eventuale inizio di una gravidanza che sia comunque insorta dopo l'uso del contraccettivo ellaOne". Così la ministra della Salute Beatrice Lorenzin, ha risposto in Aula alla Camera al question time presentato da Mario Sberna (Des-Cd) riguardante le iniziative per assicurare una corretta informazione sugli effetti del farmaco ellaOne, al fine di tutelare il diritto della donna a una procreazione cosciente e responsabile.
 
"Concludo evidenziando che è mia intenzione chiedere all'Aifa di proseguire in un attento monitoraggio della letteratura scientifica per questa particolare tipologia di contraccettivi, perché possano essere costantemente aggiornate le informazioni al pubblico e perché possa essere garantito l'uso corretto e sicuro dei contraccettivi di emergenza da parte delle donne", ha concluso Lorenzin.
 
In sede di replica Gian Luigi Gigli (Des-Cd), si è dichiarato profondamente insoddisfatto. "Siamo profondamente insoddisfatti - ha detto - perché lei continua a parlare, fin dal suo incipit, di contraccezione di emergenza: questo farmaco non è un contraccettivo! Lo dicono gli studi che hanno portato alla registrazione, lo dice lo studio, recentissimo, pubblicato il 17 marzo, che abbiamo appena citato, il quale dimostra, con evidenza di dati, che in nessun caso è stata bloccata l'ovulazione, in tutti i casi è stato invece bloccato l'annidamento, perché viene alterata la parete dell'endometrio. Viene impedito l'annidamento!".
 
"Informazione corretta significa dire: guardate che questo farmaco agisce come antiovulatorio, sappiatelo. Agisce come antiannidamento, se volete farlo come lo fate con la spirale, per quanto riguarda un metodo molto più antico, continuate a farlo, ma almeno sappiate che state usando un metodo che è un microabortivo, non ha niente a che fare con la contraccezione. La invito a darsi un'occhiata - ci sono fior di dati - sul sito della Sipre, signora Ministro. Allora, se l'Aifa deve dire bugie, abbiamo tutto il diritto di continuare a chiamare questo bugiardino. Un giorno o l'altro bisognerà portare in giudizio l'Agenzia italiana per il farmaco, non vedo che cos'altro si possa fare per arrivare a dire una parola definitiva su questo tema. Questa è mala-informazione scientifica, fatta sulla pelle delle donne, che vengono disinformate", ha concluso Gigli.
24 maggio 2017
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