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Approvate anche altre tre mozioni: una della Maggioranza, una della Lega e una di Fratelli d'Italia
12 FEB - Oltre alla mozione "Mandelli" la Camera ha dato il via libera anche ad altre tre mozioni sul tema dell'antibioticoresistenza: una della Maggioranza, una della Lega e una di Fratelli d'Italia.
 
Questi i punti sui quali la mozione di maggioranza impegna il Governo:
1) a sviluppare e consolidare la fondamentale collaborazione a livello dell'Unione europea in tema di antimicrobico-resistenza;
2) ad adottare le opportune iniziative, di concerto con le regioni, volte a dare piena attuazione a quanto previsto dal «Piano nazionale di contrasto all'antimicrobico- resistenza (Pncar) 2017-2020» in modo omogeneo, su tutto il territorio nazionale, anche attraverso azioni di monitoraggio e di efficace controllo da parte del Ministero della salute e delle proprie agenzie, utilizzando le risorse finanziarie disponibili nell'ambito del finanziamento standard del fondo sanitario nazionale;
3) a prevedere nel prossimo Piano nazionale di contrasto all'antimicrobico- resistenza, quali attività di prevenzione:
a) con riferimento particolare ai soggetti a rischio, un'ampia campagna vaccinale antinfluenzale e anti-pneumococcica, per evitare l'uso di antibiotici ad ampio spettro;
b) l'introduzione di un'adeguata menzione alle procedure di disinfezione, secondo le normative vigenti;
4) a prevedere il coinvolgimento attivo delle società scientifiche, di cui all'elenco approvato dal Ministero della salute, che si occupano di stewardship antimicrobica;
5) ad adottare iniziative per garantire, d'intesa con le regioni, un programma nazionale di formazione sistematica e continua per tutto il personale sanitario volto a favorire le buone pratiche assistenziali e le misure di prevenzione necessarie a limitare sensibilmente il rischio di diffusione delle infezioni ospedaliere ed implementando i programmi di formazione degli operatori sanitari, dei medici e dei veterinari, con particolare riguardo ai medici di medicina generale e ai pediatri di famiglia, al fine di migliorare l'appropriatezza prescrittiva di farmaci antibiotici e di consentire l'individuazione delle terapie più idonee e corrette, prevedendo a tale scopo l'utilizzo di kit diagnostici rapidi, previa analisi di Health technology assessment per un'efficace presa in carico del paziente;
6) a valutare, per quanto di competenza, l'efficacia delle pratiche igienico-sanitarie messe in atto nelle strutture ospedaliere, nelle residenze sanitarie assistenziali e negli altri ambienti sanitari, promuovendo, nell'ambito della sicurezza dei pazienti ricoverati, miglioramenti finalizzati al controllo delle infezioni e alla riduzione delle stesse ed implementando le procedure di disinfezione e le pratiche di depurazione selettiva delle acque reflue «nere»;
7) ad adottare iniziative affinché le agenzie competenti mantengano l'aggiornamento costante del prontuario farmaceutico nazionale, con particolare riguardo alle indicazioni d'uso degli antimicrobici a tutela dell'appropriatezza prescrittiva;
8) ad adottare iniziative efficaci a contrastare la resistenza antimicrobica nell'ambito della tutela della salute umana, animale e dell'ambiente, introducendo misure finalizzate all'uso corretto e appropriato degli antimicrobici, con obiettivi misurabili per limitare la comparsa della resistenza antimicrobica, nell'assistenza sanitaria umana, nella zootecnia e nell'acquacoltura;
9) ad adottare le iniziative di competenza affinché la segnalazione obbligatoria alle autorità sanitarie deputate sia svolta su tutto il territorio nazionale, estendendola ai casi di pazienti infetti da batteri multiresistenti o ai pazienti portatori di microbi ad alta resistenza, con indicazione delle procedure eventualmente necessarie per l'isolamento dei portatori stessi, anche promuovendo obbiettivi ed indicatori nella valutazione dell'attività svolta dei direttori generali delle aziende sanitarie ospedaliere e locali;
10) a promuovere campagne di sensibilizzazione in tutti i setting di cura e presso le farmacie miranti alla tutela dei comportamenti corretti, all'aderenza terapeutica per quanto riguarda l'uso degli antimicrobici e all'utilizzo costante delle norme igienico-sanitarie preventive;
11) a valutare la fattibilità di avviare iniziative graduali, volte a favorire la distribuzione degli antibiotici ai pazienti in confezioni sufficienti e non superiori al periodo di terapia, secondo le indicazioni mediche, anche attraverso l'allestimento di confezioni personalizzate;
12) ad adottare iniziative per consolidare le attività di raccolta, registrazione, tracciabilità e analisi dei dati da parte delle strutture socio-sanitarie H-T, delle regioni e dell'Osservatorio sull'impiego dei medicinali (Osmed) presso l'Agenzia italiana del farmaco, coerentemente con il piano d'azione comune dell'Unione europea sulla resistenza antimicrobica e le infezioni correlate (Eu-Jamrai);
13) ad assumere iniziative di competenza, attraverso l'Agenzia italiana del farmaco, per consentire un approccio più rapido alla valutazione delle nuove molecole con l'obiettivo di garantire l'accesso pieno e tempestivo ai pazienti, la sostenibilità della spesa farmaceutica per i nuovi antibiotici e il sostegno economico atto a finanziare la ricerca e lo sviluppo di nuove molecole;
14) ad avviare iniziative, per quanto di competenza, volte a contrastare la vendita illegale di prodotti antimicrobici ovvero la loro vendita senza prescrizione medica o veterinaria, nonché ad impedire l'illegittima vendita on line dei farmaci soggetti a prescrizione medica o veterinaria, informando e sensibilizzando i cittadini, tramite campagne informative, sui rischi connessi a tali acquisti;
15) a valutare la possibilità di adottare iniziative di competenza per consolidare la raccolta, a livello nazionale, di tutte le prescrizioni di antibiotici e la relativa registrazione in una banca dati con il supporto di un team multi-professionale e multidisciplinare;
16) ad incentivare le buone pratiche nella pubblica amministrazione dei cosiddetti «appalti verdi» e garantire iniziative adeguate per un corretto smaltimento dei medicinali, a tutela dell'ambiente e delle acque reflue, quale fattore importante per contrastare la comparsa della resistenza antimicrobica;
17) ad attuare il monitoraggio e il controllo delle pratiche zootecniche e agricole a garanzia dell'applicazione delle normative vigenti e della sicurezza della catena alimentare; a promuovere campagne di sensibilizzazione e di informazione nelle comunità di allevamento e acquacoltura, con particolare attenzione ai problemi che possono essere causati alla sicurezza alimentare e alla salute pubblica dalla selezione di determinati microrganismi resistenti agli antimicrobici;
18) a favorire il monitoraggio sulla raccolta dei dati e l'analisi dell'impatto della resistenza antimicrobica sulle risorse idriche e sull'ecosistema acquatico, nell'ottica di implementare un approccio strategico e integrato in conformità con la direttiva quadro sulle acque;
19) ad attuare il monitoraggio delle pratiche zootecniche per l'agricoltura e l'industria alimentare, la prevenzione delle infezioni, l'educazione sanitaria, le misure di biosicurezza, i programmi di screening attivo e le pratiche di controllo, promuovendo con maggiore forza l'agricoltura biologica e sostenendo le pratiche di agroecologia;
20) a prestare la massima attenzione all'impatto dei medicinali sull'ambiente, sugli animali e sull'uomo, in virtù del continuo e rapido sviluppo dell'industria farmaceutica globale e dell'aumento del consumo di farmaci ad uso umano e veterinario, assumendo un impegno costante nella definizione di strategie di monitoraggio, minimizzazione e prevenzione dell'inquinamento da farmaci, secondo i principi della eco-farmacovigilanza.

Questi i punti sui quali la mozione della Lega impegna il Governo:
1) ad adottare iniziative per garantire, di concerto con le regioni, la completa attuazione del Piano nazionale di contrasto dell'antimicrobico-resistenza
 2017-2020 (Pncar), stanziando le risorse all'uopo necessarie, affinché gli obiettivi ivi previsti possano essere raggiunti nel più breve tempo possibile;
2) a promuovere l'aggiornamento del Piano nazionale di contrasto dell'antimicrobico-resistenza, tenendo conto dei risultati conseguiti sino al 2020, degli atti di indirizzo elaborati a livello internazionale e dell'esigenza di invertire il trend negativo che, in materia di antibiotico-resistenza, contraddistingue da molti anni a questa parte l'Italia rispetto agli altri Paesi europei;
3) a promuovere il coinvolgimento costante delle associazioni di categoria e delle società scientifiche maggiormente attive nella lotta al fenomeno dell'antibiotico- resistenza, in sede di definizione, attuazione e monitoraggio delle politiche di settore;
4) ad adottare iniziative finalizzate ad incentivare e sostenere la ricerca scientifica, con particolare riguardo allo sviluppo dei nuovi farmaci e delle nuove combinazioni mirate al trattamento delle infezioni causate dai batteri multiresistenti;
5) ad assumere iniziative di competenza, anche in coordinamento con l'Agenzia italiana del farmaco, affinché sia assicurato il rispetto dei principi di tempestività e di celerità dell'azione amministrativa nell'ambito dei processi di valutazione delle nuove molecole, al fine di garantirne l'accesso immediato agli assistiti del servizio sanitario nazionale, tutelando il loro diritto alla salute;
6) ad adottare iniziative volte a perfezionare ulteriormente la performance e la copertura dei sistemi di sorveglianza dell'antibiotico-resistenza attualmente attivi sul territorio, al fine di rendere i dati da questi raccolti il più possibile completi e aderenti alla realtà del fenomeno in atto;
7) verificare la possibilità di adottare iniziative per garantire il flusso costante dei dati raccolti all'interno dei canali di sorveglianza internazionali e, tra questi, nel sistema europeo Ears-Net (European antimicrobial resistance surveillance network) e nel sistema dell'antibiotico-resistenza Glass, coordinato dall'Organizzazione mondiale della sanità;
8) per quanto di competenza, verificare la possibilità di adottare iniziative specificamente rivolte alle strutture ospedaliere e ai reparti di degenza, affinché in tali luoghi sia garantito il rispetto delle pratiche utili al controllo delle infezioni, ivi naturalmente comprese le pratiche di igiene raccomandate negli atti di indirizzo elaborati dall'Organizzazione mondiale della sanità;
9) a valutare la possibilità di promuovere l'impiego di tecnologie diagnostiche che consentano di individuare rapidamente la natura delle infezioni, al fine di ottimizzare al meglio l'utilizzo dei farmaci antibiotici, minimizzare lo sviluppo dei batteri resistenti e migliorare la presa in carico dei pazienti più fragili;
10) a promuovere periodicamente campagne di aggiornamento dei medici, dei farmacisti e degli altri professionisti sanitari interessati, incentrate in particolare sui temi dell'appropriatezza prescrittiva dei farmaci antibiotici, del rispetto delle misure di prevenzione delle infezioni correlate all'assistenza (Ica) e della sensibilizzazione dei pazienti sull'assunzione corretta degli antibiotici stessi;
11) a promuovere campagne di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sul fenomeno dell'antibiotico-resistenza e sulle conseguenze che possono derivare dall'uso inappropriato dei farmaci antibiotici;
12) ad adottare iniziative per valutare la possibilità, per quanto di competenza, di regolamentare adeguatamente il ciclo di vita dei prodotti antibiotici e contrastare fermamente le pratiche illecite riguardanti la produzione, la vendita, l'uso e lo smaltimento degli stessi;
13) valutare la possibilità di adottare iniziative per monitorare l'impatto della resistenza antimicrobica sull'industria alimentare, sull'agricoltura, nonché sulle risorse ambientali, idriche e dell'ecosistema acquatico, in armonia con quanto previsto dal Piano di azione europeo.
 
Questi i punti sui quali la mozione di FdI impegna il Governo:
1) a porre in essere iniziative volte a prevedere campagne di sensibilizzazione e informazione per i cittadini sulla tematica dell'antimicrobico-resistenza promosse all'interno delle singole farmacie appartenenti alla diffusa rete delle farmacie pubbliche e private convenzionate con il servizio sanitario nazionale, definendo adeguate misure in linea con quanto dispone la normativa in materia di «farmacia dei servizi» di cui al decreto legislativo 3 ottobre 2009, n. 153, e con il Piano nazionale di contrasto dell'antimicrobico-resistenza;
2) a porre in essere le iniziative di competenza volte ad assicurare il rispetto della normativa prevista dall'articolo 122 del regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, nonché a impedire l'illegittima vendita on line dei farmaci soggetti a prescrizione medica di cui all'articolo 88 del decreto legislativo n. 219 del 2006, anche attraverso l'informazione e la sensibilizzazione dei cittadini sui rischi connessi dall'incauto acquisto on line dei predetti farmaci tramite idonee campagne di informazione;
3) a valutare la possibilità di porre in essere iniziative per coinvolgere le regioni nel monitoraggio del corretto percorso di turnazione delle classi antibiotiche nei reparti ospedalieri, inserendo i risultati nei criteri di valutazione dei sistemi sanitari regionali;
4) a promuovere campagne di sensibilizzazione e di informazione nelle comunità di allevamento e acquacoltura, con particolare attenzione ai problemi che possono essere causati alla sicurezza alimentare e alla salute pubblica dalla selezione di determinati microrganismi resistenti agli antimicrobici;
5) ad assumere iniziative di competenza, attraverso l'Agenzia italiana del farmaco, per consentire un approccio più rapido alla valutazione delle nuove molecole senza prescindere dalla valutazione scientifica, al fine di garantire l'accesso pieno e tempestivo ai pazienti più gravi e la sostenibilità della spesa farmaceutica per i nuovi antibiotici;
6) ad avviare iniziative, per quanto di competenza, volte a contrastare la vendita illegale di prodotti antimicrobici ovvero la loro vendita senza prescrizione medica o veterinaria, nonché per impedire l'illegittima vendita on line dei farmaci soggetti a prescrizione medica, informando e sensibilizzando i cittadini, tramite campagne informative, sui rischi connessi a tali acquisti;
7) a valutare l'opportunità di adottare iniziative di competenza per prevedere la raccolta obbligatoria, a livello nazionale, di tutte le prescrizioni di antibiotici e la relativa registrazione in una banca dati controllata e coordinata da esperti di infezioni, per diffondere conoscenze in merito al loro utilizzo ottimale;
8) a prevedere nel prossimo Piano nazionale di contrasto dell'antimicrobico- resistenza, con riferimento ai soggetti a rischio, un'ampia campagna vaccinale antinfluenzale e anti-pneumococcica, per evitare l'uso di antibiotici a lungo termine, al fine di prevenire le infezioni resistenti e la diffusione delle medesime resistenze;
9) a valutare la fattibilità di promuovere iniziative di competenza volte a favorire, secondo un meccanismo di gradualità, la distribuzione degli antibiotici ai pazienti in confezioni con un numero di pillole necessarie al periodo di terapia secondo le indicazioni prescritte dal medico per dose, tempi e durata;
10) ad assumere iniziative per quanto di competenza, al fine di assicurare una migliore gestione dei pazienti, che preveda un programma nazionale di formazione sistematica, continua e indipendente per tutto il personale sanitario, volto a favorire le buone pratiche assistenziali e le misure di prevenzione necessarie a limitare sensibilmente il rischio di diffusione dell'infezione tra i malati e tra i reparti di degenza;
11) a valutare la possibilità di assumere iniziative per quanto di competenza affinché sia migliorata la presa in carico dei pazienti più fragili mediante il supporto della diagnostica rapida, anche attraverso l'uso tempestivo, mirato e appropriato di farmaci antibiotici per ridurre morbosità gravi e mortalità.
12 febbraio 2020
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