10 GEN - “Il libro di Andrea Urbani offre molti spunti di riflessione. Penso che sia riuscito rendere con chiarezza il senso della sfida che abbiamo di fronte a noi, ossia come difendere i principi fondamentali di equità e universalità e come sostenere il Ssn, consapevoli della straordinarietà del patrimonio che è stato costruito negli anni grazie all’opera di tanti. Non dobbiamo però avere un atteggiamento conservatore, ma il coraggio di adeguare il Ssn al tempo nuovo che viviamo. Le risorse da sole non bastano, sono un punto di partenza. Per questo dobbiamo realizzare riforme e ripensare il Ssn”.

È quanto ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza intervenuto alla presentazione del libro del Direttore generale della Programmazione sanitaria del ministero della Salute, Andrea Urbani “Il Servizio sanitario nazionale guarda al futuro - Verso nuovi e più evoluti schemi di governance”.

“Vorrei che il 2020 diventasse l’anno della svolta – ha sottolineato Speranza – non solo per invertire definitivamente la partita del definanziamento, e con la legge di Bilancio abbiamo dato una prima risposta fattiva, ma anche per mettere sul tavolo buone idee per ripensare il modello di programmazione della spesa che ci portiamo dietro dal 2000, e non più adeguato. Il modello per silos e tetti chiusi ha dato solo l’illusione di apparenti risparmi. Bisogna cambiare – ha aggiunto – il libro indica alcune tracce per realizzare scelte strategiche di politica sanitaria. Credo che grazie al lavoro di squadra che stiamo portando avanti riusciremo raggiungere l’obiettivo. A dicembre abbiamo approvato il Patto per la salute, ma ora serve un grande Patto Paese nel quale vorrei che tutti si sentissero protagonisti, Università, Enti di ricerca, Ordini professionali, perché insieme vogliamo vincere la sfida che ci attende”.