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La Commissione UE: per la sanità il futuro è digitale. Il testo della comunicazione
17 LUG - Il 25 aprile scorso la Commissione UE ha inviato una Comunicazione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni relativa “alla trasformazione digitale della sanità e dell'assistenza nel mercato unico digitale, alla responsabilizzazione dei cittadini e alla creazione di una società più sana”.
 
Di seguito i primi due paragrafi che contestualizzano la comunicazione nella realtà attuale dei servii sanitari UE e sottolineano la necessità di ulteriori azioni europee per affrettare la trasformazione digitale in sanità (vai al testo integrale).
 
Contesto politico: sanità e assistenza in un mondo digitalizzato
La recente relazione sullo stato della salute nell'UE ha concluso che solo con una nuova concezione dei nostri sistemi sanitari e assistenziali potremo garantire che questi si mantengano adeguati al loro scopo.
 
Ciò significa concepire sistemi che mirino a continuare a promuovere la sanità, prevenire malattie e fornire assistenza incentrata sul paziente che soddisfi i bisogni dei cittadini. I sistemi sanitari e assistenziali necessitano di riforme e soluzioni innovative per diventare maggiormente resilienti, accessibili ed efficaci nel fornire assistenza di qualità ai cittadini europei.
 
I sistemi sanitari e assistenziali europei devono affrontare importanti sfide, quali invecchiamento, multimorbilità, carenza di personale sanitario e il crescente problema delle malattie non trasmissibili prevenibili provocate da fattori di rischio come tabacco, alcol e obesità e di altre malattie, comprese quelle neurodegenerative e quelle rare.
 
Un'ulteriore crescente minaccia è rappresentata dalle malattie infettive a causa di una maggiore resistenza agli antibiotici e di patogeni nuovi o riemergenti.
 
I costi pubblici relativi alla sanità e all'assistenza a lungo termine sono in crescente aumento negli Stati membri dell'UE e si prevede che continuino a seguire questo andamento.
 
Se progettate adeguatamente e implementate in modo efficace sotto il profilo dei costi, le soluzioni sanitarie e assistenziali digitali possono accrescere il benessere di milioni di cittadini e cambiare radicalmente il modo in cui i servizi sanitari e assistenziali vengono forniti ai pazienti.
 
La digitalizzazione può sostenere la continuità dell'assistenza transfrontaliera, un aspetto importante per coloro che trascorrono del tempo all'estero per affari o per piacere. La digitalizzazione può inoltre aiutare a promuovere la salute e prevenire malattie, anche sul lavoro.
 
Essa può sostenere la riforma dei sistemi sanitari e la loro transizione verso nuovi modelli di assistenza, basati sui bisogni delle persone, e consentire un passaggio da sistemi incentrati sugli ospedali a strutture assistenziali integrate e maggiormente basate sulle comunità.
 
Gli strumenti digitali possono tradurre la conoscenza scientifica in un aiuto per i cittadini a rimanere in buona salute, aiutando così ad assicurarsi che essi non si trasformino in pazienti. Questi possiedono inoltre il potenziale per rendere possibile un migliore utilizzo dei dati sanitari nella ricerca e nell'innovazione per sostenere un'assistenza sanitaria personalizzata, interventi sanitari migliori e sistemi sanitari e di assistenza sociale più efficienti.
 
I dati rappresentano un elemento chiave per rendere possibile una trasformazione digitale. I dati sanitari possono essere disponibili in varie forme e non sono gestiti allo stesso modo in tutti gli Stati membri dell'UE o all'interno dei sistemi sanitari nazionali.
 
Spesso non sono disponibili nemmeno per gli stessi pazienti o le autorità pubbliche, il personale medico o i ricercatori per assisterli a elaborare o fornire una diagnosi, un trattamento o un'assistenza personalizzata migliori. Anche quando sono disponibili, i dati sanitari sono spesso vincolati a tecnologie che non sono interoperabili, il che si traduce in un ostacolo per un loro ampio impiego.
 
Per questo i sistemi sanitari non possiedono informazioni chiave per ottimizzare i loro servizi, ed è difficile per i prestatori di servizi creare economie di scala per offrire soluzioni sanitarie e assistenziali digitali efficienti e sostenere l'utilizzo transfrontaliero dei servizi sanitari.
 
Di conseguenza i cittadini non possono ancora beneficiare appieno del mercato unico digitale in questo settore. La frammentazione del mercato e la mancanza di interoperabilità tra i sistemi sanitari rappresentano un ostacolo ad un approccio integrato alla prevenzione delle malattie e ad una cura e assistenza meglio adattate alle esigenze dei cittadini.
 
L'UE sta sviluppando validi approcci nel calcolo ad alte prestazioni, nell'analisi dei dati e nell'intelligenza artificiale, che possono aiutare a progettare e testare nuovi prodotti sanitari, fornire diagnosi più rapide e trattamenti migliori. Il successo di queste attività dipende però dalla disponibilità di grandi quantità di dati di alta qualità e di quadri normativi che tutelino i diritti dell'individuo e della società e stimolino l'innovazione.
 
Come emerge dalle conclusioni della relazione sullo stato della salute nell'UE, l'uso di dati sanitari incentrati sul paziente non è ancora sufficientemente sviluppato nell'UE. Sono gli Stati membri ad essere responsabili dell'organizzazione e della prestazione dell'assistenza sanitaria e sociale. In alcuni Stati membri, in particolare quelli con sistemi regionali (federali), le autorità regionali sono responsabili del finanziamento e della prestazione dell'assistenza sanitaria.
 
Nonostante ciò, conformemente al trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Commissione può promuovere la sanità pubblica e la prevenzione di malattie e sostenere la cooperazione tra gli Stati membri, ad esempio per migliorare la complementarità transfrontaliera dei loro servizi sanitari.
 
La Commissione può inoltre adottare misure per stimolare l'innovazione, la crescita economica e lo sviluppo del mercato unico in stretto coordinamento con gli Stati membri. Le autorità sanitarie e assistenziali affrontano sfide comuni in tutta Europa, le quali possono essere fronteggiate meglio insieme.
 
A tal fine, la Commissione sta lavorando con gli Stati membri, le autorità regionali e altre parti interessate per sfruttare il potenziale di soluzioni innovative, come le tecnologie digitali e l'analisi dei dati e, così facendo, aiutare gli Stati membri a dedicarsi alle riforme dei loro sistemi sanitari e assistenziali.
 
La Commissione fornisce il suo sostegno attraverso finanziamenti e azioni che promuovono la cooperazione politica e lo scambio di buone prassi. I finanziamenti dell'UE sostengono la ricerca e l'innovazione nell'ambito di soluzioni sanitarie e assistenziali digitali, in particolare attraverso il programma Orizzonte 2020, e la costruzione di un'infrastruttura per lo scambio transfrontaliero di fascicoli dei pazienti e prescrizioni elettroniche, con finanziamenti dal programma del meccanismo per collegare l'Europa.
 
La direttiva concernente i diritti dei pazienti relativi all'assistenza sanitaria transfrontaliera ha istituito la rete di assistenza sanitaria online (rete eHealth) per far progredire l'interoperabilità delle soluzioni di eHealth.
 
La normativa dell'UE in materia di dispositivi medici, protezione dei dati, identificazione elettronica e sicurezza di reti e sistemi informativi offre una gamma di opportunità per facilitare l'uso responsabile delle tecnologie digitali in campo sanitario e assistenziale.
 
Sono anche state sviluppate strutture di cooperazione, ad esempio il partenariato europeo per l'innovazione sull'invecchiamento attivo e in buona salute, il programma comune a sostegno di una vita attiva e autonoma (Active and Assisted Living) e partenariati pubblico-privato come l'iniziativa in materia di medicinali innovativi e Componenti e sistemi elettronici per la leadership europea.
 
Anche le strategie di specializzazione intelligente regionali e nazionali svolgono un ruolo centrale nello sviluppo di ecosistemi regionali più forti nell'ambito dell'assistenza sanitaria. Dal 2004, due piani di azione relativi all'eHealth hanno fornito un contesto per l'azione politica degli Stati membri e della Commissione, e il gruppo di soggetti interessati nell'ambito della sanità elettronica (eHealth Stakeholders Group) ha svolto un ruolo importante.
 
Necessità di ulteriori azioni da parte dell'Ue
Ad oggi, la diffusione di soluzioni sanitarie e assistenziali digitali è lenta e varia ampiamente tra gli Stati membri e le regioni.
 
Ulteriori azioni a livello dell'UE sono cruciali per accelerare un uso adeguato delle soluzioni digitali nell'ambito della sanità pubblica e dell'assistenza sanitaria in Europa.
 
Nella sua revisione intermedia dell'attuazione della strategia per il mercato unico digitale la Commissione ha espresso la sua intenzione di intraprendere ulteriori azioni in tre aree:
 accesso sicuro dei cittadini ai dati sanitari e condivisione transfrontaliera degli stessi;
 dati migliori per far progredire la ricerca, la prevenzione delle malattie e la sanità e l'assistenza personalizzate;
 strumenti digitali per dare maggiori poteri e autonomia ai cittadini e per un'assistenza incentrata sulle persone.
 
A tal fine la Commissione ha effettuato una consultazione pubblica. Le risposte alla consultazione hanno ampiamente riconosciuto la necessità di ulteriori lavori, identificando importanti sfide che impediscono l'adozione di soluzioni sanitarie e assistenziali digitali nell'UE e il soddisfacimento delle necessità dei cittadini.
 
Tali sfide interessano settori quali l'accesso ai dati sanitari, la diversità delle cartelle cliniche elettroniche, la mancanza di interoperabilità tecnica e l'accesso ai servizi sanitari digitali. La consultazione ha inoltre identificato problemi riguardanti nello specifico lo scambio elettronico di dati, in particolare il rischio di violazioni della privacy, i rischi relativi alla cibersicurezza e la qualità e affidabilità dei dati.
 
Per quanto riguarda la portata di future azioni dell'UE, i rispondenti hanno dato priorità a:
• lo sviluppo di standard a livello di UE per la qualità, l'affidabilità e la cibersicurezza dei dati;
• una standardizzazione a livello di UE delle cartelle cliniche elettroniche;  
• una migliore interoperabilità attraverso formati di scambio aperti.
 
L'8 dicembre 2017 il Consiglio ha adottato le conclusioni26, invitando gli Stati membri e la Commissione a lavorare insieme su una serie di problematiche e sfruttare il potenziale delle tecnologie digitali nell'ambito della sanità e dell'assistenza. Le conclusioni invitano inoltre specificatamente a sostenere l'attuazione della legislazione dell'UE in vigore in materia di protezione dei dati personali, identificazione elettronica e sicurezza delle informazioni nel settore della sanità.
 
La presente comunicazione illustra come l'UE può aiutare a conseguire gli obiettivi delle conclusioni del Consiglio; propone di sviluppare la cooperazione e le infrastrutture necessarie nell'UE e, così facendo, di aiutare gli Stati membri ad adempiere al loro impegno politico in tali settori.
 
Le azioni proposte sostengono inoltre l'impegno della Commissione nel conseguire l'obiettivo di sviluppo sostenibile "Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età" e nel realizzare i principi del pilastro europeo dei diritti sociali.
 
La visione illustrata nella presente comunicazione è quella di promuovere la salute, prevenire e combattere le malattie, aiutare a rispondere alle esigenze non soddisfatte dei pazienti e rendere più facile per i cittadini avere un accesso paritario ad un'assistenza di alta qualità attraverso un uso adeguato delle innovazioni digitali.
 
Essa rafforzerà inoltre la resilienza e la sostenibilità dei sistemi sanitari e assistenziali europei. Contribuendo a massimizzare il potenziale del mercato unico digitale con un maggiore impiego di prodotti e servizi digitali nell'ambito della sanità e dell'assistenza, le azioni proposte mirano anche a stimolare la crescita e promuovere l'industria europea del settore.
17 luglio 2018
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