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Vaccini. Il giorno dopo la scadenza nelle scuole. Ecco un quadro Regione per Regione
12 MAR - La fatidica scadenza del 10 marzo fissata dalla legge sull’obbligo vaccinale è passata. Ora dovrebbero scattare le contromisure: il divieto di frequenza per i bambini da 0 a 6 anni e sanzioni per quelli con un’età superiore.
Ma tra proroghe e assenza di dati ufficiali, nelle Regioni è il caos. Al momento tutto quel di cui si dispone sono dati poco omogenei se non aneddotici.
Eccoli.

Friuli Venezia Giulia: ancora due mesi di tempo. La Regione nelle scorse settimane ha fatto slittare al 10 maggio i termini per mettersi in regola con la documentazione sulle vaccinazioni. Sull'eventuale allontanamento dei bambini non vaccinati a scuola, in giornata l’assessore alla Salute Maria Sandra Telesca ha detto: "credo che il buon senso possa far da guida permettendo di arrivare serenamente al completamento dell'anno scolastico senza escludere nessun bimbo”.

Milano: 4 bambini fuori. A Milano si segnalano quattro i bambini al di sotto dei 6 anni che non sono stati ammessi negli asili nido e nelle scuole materne perché non in regola con la documentazione sulle vaccinazioni.

Liguria: nessuno fuori. Lo aveva annunciato nei giorni scorso l’assessore regionale alla Sanità Sonia Viale: “Con la via ligure nessun bambino fuori dalle scuole”. E così è stato: l’invio a casa di tutte le famiglie da parte delle Asl delle lettere-certificato, contenenti già un appuntamento in ambulatorio in caso di minori ‘inadempienti’ ha consentito per ora di bypassare la scadenza del 10 marzo.

Emilia Romagna: nessuno escluso. Nessuna esclusione o sanzione in Emilia Romagna. Il termine del 10 marzo, infatti, nella Regione valeva soltanto per i pochi genitori che avessero presentato a inizio anno scolastico un’autocertificazione in cui dichiaravano che il figlio era in regola con gli adempimenti vaccinali o di aver richiesto un appuntamento alla Asl per effettuare le vaccinazioni mancanti. Per tutti gli altri minori di 16 anni non in regola le Asl hanno già provveduto o provvederanno a inviare una lettera con appuntamento.

Toscana: grande recupero nessuna sanzione. In Toscana, dall’approvazione della legge sull’obbligo vaccinale sono stati ‘recuperati’ oltre 38 mila bambini e ragazzi inadempienti. Restano però almeno 13 mila bambini da 0 a 6 anni non in regola. Nonostante ciò non sono stati resi noti casi di allontanamento dalla scuola.
La Asl Toscana sud est ha fatto sapere che nella provincia aretina sono 152 su 18.100 residenti (lo 0,79%) i bambini da 0 a 6 anni non in regola. Sono invece 582 nel territorio dell’intera Asl.

Umbria: copertura oltre il 95%. L’Umbria segnala il notevole recupero nelle vaccinazioni ottenuto negli ultimi 8 mesi con coperture che hanno superato il 95% nei bambini nati dal 2011 al 2014. Mancano però i dati al 10 marzo, anche se dalla Regione fanno sapere che la situazione non sembra tale da destare preoccupazione.

Lazio: ancora 10 giorni di tempo. Nessuna sanzione nel Lazio: almeno per i prossimi dieci giorni: il termine per la consegna dei documenti e per l’invio dei solleciti da parte delle scuole è slittata al 20 marzo. A oggi, alla Regione risultano non più di 30 famiglie di bambini tra i 2 e i 3 anni che hanno esplicitamente rifiutato le vaccinazioni.
Roma: nessuno escluso ma è le famiglie fanno da sè. Al momento nella Capitale non risulta nessun allontanamento dalle scuole per inadempienza all’obbligo vaccinale. Secondo quanto riferisce l’AdnKronos, però, si registra una crescita di genitori che acquistano i vaccini direttamente in farmacia per evitare la lunga attesa dei centri vaccinali.

Marche: 1 bambino su 12 non in regola. Non risultano allontanamenti dalle scuole marchigiane ma presto - ha ricordato la Regione - partirà il meccanismo di recupero che prevede che i dirigenti scolastici debbano inviare una comunicazione scritta alle famiglie i cui bambini non sono in regola con le vaccinazioni, invitandole a presentare i relativi documenti. Al 31 dicembre, secondo i dati regionali, l’8% dei bambini non erano in regola.

Abruzzo: si attendono i numeri. “Difficile stabilire chi e quanti siano in Abruzzo questi alunni non esistendo alcuna convenzione tra le 4 Asl e l'Ufficio scolastico regionale”. Parola dell’assessore alla Sanità abruzzese Silvio Paolucci. È noto il caso di quattro bambini non ammessi a scuola a Sulmona.
Teramo: nessuno escluso ma è assalto agli ambulatori. Non sono noti casi di sanzioni o esclusioni, ma si riferiscono nel capoluogo abruzzese file negli ambulatori della Asl. Niente a che vedere, comunque, con quello che si registrò in estate al momento dell’approvazione della legge.

Campania: c’è ancora tempo. Nessun problema in Campania: la scadenza per mettersi in regola con le vaccinazioni e le certificazioni è stata prorogata infatti al 30 marzo.

Puglia: ancora 5 mila bambini da vaccinare. Nonostante il grande aumento della copertura, in Puglia sono circa 5mila i bambini nella fascia di età 0-6 anni non in regola con le vaccinazioni. Per il momento non sono noti casi di allontanamento dalle scuole né di sanzioni. La Regione ha fatto sapere che ogni caso verrà esaminato scrupolosamente e che saranno anche organizzati incontri con genitori “no-vax”.

Basilicata: tutto liscio. Nessuna segnalazione o protesta da parte di genitori  in Basilicata, dove la copertura vaccinale per i bambini sotto i 6 anni è del 98%.

Calabria: ancora nessun dato. Work in progress in Calabria: le Aziende sanitarie provinciali dovrebbero analizzare in queste ore i dati inviati dalle scuole. Al momento, non sembrano però presenti particolari criticità.

Sicilia: tempo fino al 31. In Sicilia il termine per mettersi in regola con le vaccinazioni è slittato al 31 marzo. Al 31 dicembre 2017 erano 83.400 i soggetti ancora inadempienti.

Sardegna a macchia di leopardo. In assenza di un’anagrafe vaccinale regionale informatizzata non sono disponibili dati ufficiali. Non sembrano presenti problemi generalizzati, anche se vengono segnalati casi di allontanamento dalle scuole nella parte meridionale dell’isola (Cagliari, Sulcis Iglesiente e Medio Campidano).
12 marzo 2018
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