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Ordine di Verona. Il nuovo Consiglio direttivo
Paolo Pomari confermato presidente. Tra i progetti in itinere la formalizzazione della figura del farmacista all’interno della Protezione Civile veronese.
21 NOV - Assegnate le cariche all’interno del nuovo Consiglio Direttivo dell’Ordine dei farmacisti di Verona per il triennio 2011-2014 a seguito delle votazioni elettorali avvenute alla fine di ottobre (22, 23, 24 ottobre).
Secondo mandato per Paolo Pomari, confermato alla presidenza. Ecco le altre nomine
Paolo Pomari             Presidente
Massimo Martari       Vicepresidente
Loredana Bavosa      Segretario
Federico Fantazzini   Tesoriere

Consiglieri:
Marco Bacchini
Stefano Braghetta
Giordano Gambarin
Stefano Pagan
Francesco Tonin
 
Pomari e Martari hanno quindi illustrato i progetti futuri dell’Ordine partendo da un messaggio positivo che riguarda l’occupazione. Tra i progetti in itinere la formalizzazione della figura del farmacista all’interno della Protezione Civile veronese.
“Avremmo addirittura bisogno di altri iscritti, oltre agli attuali 1.055 (il 75% sono donne), poiché la situazione dei laureati in farmacia dal punto di vista occupazionale rappresenta un’isola felice. I nostri laureati, a seguito dell’Esame di Stato, possono trovare lavoro come informatori scientifici, in ambito industriale, nelle farmacie ospedaliere e in quelle territoriali sia come titolari che come collaboratori, nonché in quelle comunali. L’Ordine di Verona ha registrato un incremento del 20% di iscritti dal 2008 ad oggi e possiamo affermare che la disoccupazione è vicina allo zero. Se si considera, inoltre, che l’unica sede universitaria veneta, l’Ateneo di Padova, nel 2014 sfornerà solo 43 laureati in Farmacia o in Chimica e tecnologia farmaceutica, si può bene immaginare quale sarà l’enorme richiesta futura visto che i dati nazionali pongono questi laureati al 3° posto nella graduatoria degli occupati reali”.
“La missione legislativa dell’Ordine – ricordano poi il presidente e il vicepresidente - è di vigilare sulla corretta applicazione della deontologia professionale in tutti gli ambiti di interesse professionale dei nostri iscritti, affinché non si verifichino atti contrari alle disposizioni di legge. Vigiliamo, inoltre, sull’accesso alla professione e sulla legislazione farmaceutica, organizziamo corsi di aggiornamento  rivolti agli iscritti con grande attenzione ai farmaci innovativi e biotecnologici, nell’ambito della Conferenza dei presidenti degli Ordini delle sette province sviluppiamo un rapporto costruttivo con la Regione Veneto. Un altro aspetto importante in questo periodo di integrazione multietnica riguarda l’accesso alla professione farmaceutica con un’attenzione particolate ai laureati provenienti da altri continenti che intendano lavorare in farmacia, i quali non solo devono essere provvisti dei requisiti di legge in merito al titolo universitario, ma devono anche essere in grado di poter capire tutti gli utenti. Recentemente la nostra Commissione interna ha esaminato una farmacista straniera che pur essendo plurilaureata e poliglotta, aveva qualche comprensibile difficoltà nella lettura delle diverse calligrafie sulle ricette, ma anche l’idioma delle persone più anziane che ancora si esprimono in dialetto. Ebbene questa brava professionista nell’arco di sei mesi ha “studiato” sul campo ed è stata in grado di superare anche questo ultimo, ma non indifferente ostacolo alla corretta professione in farmacia, dove l’aiuto all’utente si traduce spesso in consiglio verbale, in un contatto umano e confidenziale molto stretto”.

Pomari e Martari hanno quindi annunciato che è in corso di formalizzazione il ruolo del farmacista all’interno della Protezione civile scaligera in caso di gravi calamità che colpiscano la popolazione locale. I farmacisti iscritti all’Ordine possono, inoltre, essere chiamati per allestire farmacie da campo nelle località in cui operano i nostri contingenti militari, nonché per organizzare dispensari farmaceutici di ospedali nelle zone più svantaggiate del pianeta.
“Tra i progetti futuri del Consiglio veronese - concludono Pomari e Martari - la riconferma del proficuo rapporto con l’Ufficio Scolastico Provinciale (ex Provveditorato agli studi), il monitoraggio dei veloci cambiamenti della Sanità, delle aziende farmaceutiche a seguito anche della progressiva riduzione del personale, delle farmacie, dei pericolosi acquisti di medicinali in internet con un occhio di riguardo per la scuola e le associazioni sportive”.


 
21 novembre 2011
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