Raccomandazioni Aifa sull'utilizzo del medicinale Procoralan/Corlentor (ivabradina cloridrato)
La nota Aifa è stata concordata con l’Agenzia europea dei medicinali (EMA). Da segnalare soprattutto che Ivabradina deve essere interrotta se i sintomi dell’angina non migliorano entro 3mesi.
25 FEB - Per opportuna conoscenza e a fini di divulgazione, l’Aifa ha trasmesso una nota informativa, concordata con l’Agenzia europea dei medicinali (EMA), concernente le nuove raccomandazioni sull’utilizzo del medicinale Procoralan/Corlentor (ivabradina cloridrato) al fine di minimizzare il rischio di eventi cardiovascolari e bradicardia severa.
-Nel trattamento sintomatico dei pazienti con angina cronica stabile, il trattamento con ivabradina deve essere iniziato solo se la frequenza cardiaca a riposo del paziente è superiore o uguale a 70 battiti al minuto (bpm);
- Ivabradina deve essere interrotta se i sintomi dell’angina non migliorano entro 3mesi;
- L’uso concomitante di ivabradina con verapamile o diltiazem è adesso controindicato;
-Prima di iniziare il trattamento o quando si considera una titolazione della dose, la frequenza cardiaca deve essere monitorata frequentemente, includendo misurazioni ripetute della frequenza cardiaca, un ECG o un monitoraggio ambulatorio nelle 24 ore;
- Il rischio di sviluppare fibrillazione atriale è più alto nei pazienti trattati con ivabradina. Si raccomanda un regolare monitoraggio clinico per l’insorgenza di fibrillazione atriale. Se durante il trattamento compare fibrillazione atriale, il bilancio tra i benefici e i rischi del proseguimento del trattamento con ivabradina deve essere attentamente riconsiderato