FarmacistaPiù. Conasfa: “Difendere la professionalità e tutelare l’indipendenza professionista”
"Rafforzando il ruolo del farmacista con tutte le sue competenze sul farmaco, si può produrre non solo occupazione ma risparmi per il Ssn. Troppo spesso il farmacista collaboratore è stato considerato solo un costo e un fardello necessario, qualcuno ha pensato di farne a meno con il ben noto fenomeno dei camici neri, sacrificando la professionalità in favore del profitto". Così la presidente Silvera Ballerini durante il suo intervento lo scorso venerdì a FarmacistaPiù.
05 OTT - "Il ruolo del farmacista collaboratore nel corso degli ultimi decenni è stato percepito e trattato come figura secondaria e marginale rispetto al farmacista titolare. È anche una definizione molto limitativa, perché all’interno del sistema salute non esiste adesso solo la Farmacia territoriale infatti possiamo esprimere la nostra professionalità anche in altri ambiti. Abbiamo affrontato questo tema con la Federazione dei nostri Ordini cercando di capire in quali altri contesti, oltre quelli attuali, il farmacista possa compiere il proprio ruolo di professionista della salute. Rafforzando il ruolo del farmacista con tutte le sue competenze sul farmaco, si può produrre non solo occupazione ma risparmi per il Ssn in termini di razionalizzazione sull’utilizzo dei farmaci, evitando errori prescrittivi ed un loro uso improprio, riducendo le spese di ospedalizzazione".
Così
Silvera Ballerini, presidente di Conasfa, la Federazione Nazionale Associazioni Farmacisti Non Titolari, durante il suo intervento lo scorso venerdì a FarmacistaPiù.
"Troppo spesso il farmacista collaboratore è stato considerato solo un costo e un fardello necessario, qualcuno ha pensato di farne a meno con il ben noto fenomeno dei camici neri, sacrificando la professionalità in favore del profitto e innescando un grosso problema a livello nazionale: l’abuso della professione, ancora oggi presente in modo preoccupante", ha aggiunto.
"Diventa, alla luce di quanto ho detto, necessario porre l’attenzione su due aspetti fondamentali: la professionalità e la tutela dell’indipendenza del professionista. La professionalità dipende dal rispetto del Codice Deontologico e dalle conoscenze, perché è da queste che derivano le competenze, senza le quali il ruolo del farmacista rischia di scomparire riducendolo a semplice figura di distributore del farmaco. Riteniamo che strumenti contrattuali appropriati e rispettati possano dare valore effettivo al lavoro ed al ruolo dei Farmacisti Collaboratori e che siano fondamentali per fornire stimoli e favorire il rilancio dell’azienda, a beneficio di tutti e per avere una positiva e continua evoluzione", ha concluso Ballerini.
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